2013-06-06 19:28:39

Ilaria Cucchi: andiamo avanti. Solidarietà dal ministro Cancellieri


La famiglia di Stefano Cucchi, il giovane morto nel 2009 a una settimana dal suo arresto, annuncia il ricorso alla sentenza di mercoledì che ha visto l’assoluzione di agenti e infermieri e la condanna con pena sospesa per alcuni medici del Sandro Pertini. Ilaria Cucchi li accusa: sono indegni di indossare il camice. Intanto però il sindacato dei medici dirigenti proclama lo stato di agitazione della categoria contro la sentenza perché i medici sono ''il caprio espiatorio e le loro condanne sono l'alibi per lo Stato''. Servizio di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3
E’ stato un processo a Stefano, al suo carattere, alla sua magrezza. Ilaria Cucchi, dopo le lacrime di mercoledì, commenta con amarezza la sentenza di primo grado per la morte di suo fratello, che ha visto la condanna di sei medici e l’assoluzione di agenti e infermieri. In Senato, con accanto Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei Diritti Umani, Ilaria dichiara di voler andare avanti, si procederà quindi con l’appello contro la sentenza, nonostante il "tradimento della giustizia", precisa la famiglia tutta che ripete: la causa della morte è stato un pestaggio. Molti gli esponenti politici che hanno espresso solidarietà ai familiari. Vicinanza è arrivata anche dal ministro della Giustizia, nel rispetto però, ha precisato Anna Maria Cancellieri, delle sentenze. Il commento è arrivato anche dai medici coinvolti: “la colpa è solo nostra”, dice con sarcasmo Aldo Fierro, primario del reparto del Pertini di Roma dove Cucchi è morto. Condannato a due anni, Fierro ha avuto la pena sospesa come gli altri medici. Non ho mai visto Cucchi e non capisco come possa essere coinvolto in questa storia, ha detto Fierro al quale ha risposto Ilaria Cucchi: lo hanno lasciato morire, sono indegni di indossare il camice, ora dovranno fare i conti con la propria coscienza.

Ultimo aggiornamento: 7 giugno







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