2013-06-05 08:19:50

Gran Bretagna: primo via libera dei Lord alle nozze gay. Critiche delle Chiese


Ha ricevuto il via libera della Camera dei Lord la legge che introduce i matrimoni gay in Inghilterra e Galles. È stata respinta con 390 voti contro 148 la mozione che voleva impedire il varo del provvedimento. Con una maggioranza di 242 voti, dunque, i Lord hanno evitato di creare un precedente storico, interrompendo il percorso della legge fortemente sostenuta dal governo Cameron che aveva già avuto il via libera della Camera dei Comuni. Secondo la Bbc, si tratta di un successo per l'esecutivo e si avvicina il giorno in cui ci saranno le prime nozze gay nel Regno Unito. Mancano però - precisa il quotidiano Avvenire - ancora alcuni passaggi, fra cui la terza lettura alla Camera dei Lord, e poi il "sigillo real" che dovrà apporre la regina Elisabetta. Durante il dibattito di lunedì, alla Camera dei Lord - riferisce l'agenzia Sir - il primate anglicano Justin Welby ha detto di voler difendere il matrimonio tra uomo e donna non perché è una questione di fede ma perché pensa che esso sia fondamentale per l’esistenza della società. Secondo l’arcivescovo la legge crea confusione: parte da “un legittimo desiderio di uguaglianza” che non necessariamente però “deve significare uniformità, non riuscendo quindi a capire che due cose possono essere uguali ma diverse”. “Il risultato - ha proseguito Welby - è confusione”. Il matrimonio ne esce “abolito, ridefinito e ricreato” e “la famiglia, nella sua definizione normale, che precede lo Stato ed è base della nostra società, è indebolita”. “Per questi e molti altri motivi”, ha spiegato l’arcivescovo anglicano, membri delle Chiese cristiane e appartenenti a gruppi religiosi si sono definiti “estremamente titubanti” nei confronti della legge, “perché pensiamo che il matrimonio tradizionale è una pietra angolare della società” ma questo Bill “indebolisce l‘esistente e la sostituisce con una opzione che non è né pari né efficace”. Dal canto loro i vescovi cattolici hanno proposto emendamenti per proteggere la libertà religiosa. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.