2013-06-04 14:08:05

Presto 95 nuovi Beati, martiri durante la Guerra civile spagnola: nessuna pietà per le donne


La Chiesa avrà presto 95 nuovi Beati, sacerdoti, religiosi e laici uccisi in odio alla fede nel 1936, durante la Guerra civile in Spagna. Riconosciuti quattro nuovi Venerabili Servi di Dio. Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i rispettivi Decreti sul riconoscimento del martirio e delle virtù eroiche. Il servizio di Sergio Centofanti:RealAudioMP3

Durante la Guerra civile spagnola furono almeno 10mila i martiri: sacerdoti, religiosi, seminaristi, laici, uccisi barbaramente in un’ondata di violenza anti-cattolica. Distrutte il 70% delle chiese. Tra i nuovi Beati figurano Crisanto e 67 compagni martiri, tra cui due laici, dei Piccoli Fratelli di Maria. Invano i suoi confratelli avevano cercato di convincerlo a nascondersi: “Ho dato la mia parola – disse fra Crisanto due giorni prima di morire – non fuggirò anche se vengono per uccidermi. E se mi uccidono sarà unicamente perché sono religioso marista e perché compio il mio dovere. Se capita così mi considero felice!”. Gli spararono a bruciapelo otto colpi di pistola. Tra i martiri Maristi della Guerra civile spagnola figurano non solo religiosi ma anche molti laici: cuochi, falegnami, muratori, semplici fedeli che hanno dato la vita per non rinnegare la fede e che restano sconosciuti alle cronache dei giornali. L’odio non risparmiò neanche le donne: tra le prossime Beate figurano anche suor Clementina Arambarri Fuente e tre compagne, suore professe delle Serve di Maria Ministre degli Infermi, che furono crudelmente assassinate. Il motto di suor Clementina era “Sono di Dio”. Tra i nuovi Venerabili invece figurano due italiani: don Nicola Mazza, sacerdote veronese del 1800 impegnato a istruire e avviare al lavoro ragazzi e ragazze sopraffatti dalla povertà. Don Nicola fu il primo nel 1850 a inviare in Africa come evangelizzatori sacerdoti africani da lui formati. E Venerabile è suor Maria Celeste Crostarosa, fondatrice dell’Ordine delle Suore del Santissimo Redentore, mistica napoletana del 1700. Superando numerose avversità spirituali e psicologiche, nonché ostilità ambientali, raggiunse la comunione con Cristo che definì Riposo amoroso tutto amabile”.


Di seguito i prossimi Beati:

I Servi di Dio Mauro (al secolo: Abele Angelo Palazuelos Maruri) e 17 Compagni, dell'Ordine di San Benedetto; uccisi in odio alla Fede in Spagna nel 1936;

I Servi di Dio Giovanni di Gesù (al secolo: Giovanni Vilaregut Ferrer) e 3 Compagni, dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, nonché Paolo Segalá Solé, Sacerdote diocesano; uccisi in odio alla Fede in Spagna nel 1936;

I Servi di Dio Crisanto, Aquilino, Cipriano Giuseppe e 63 Compagni, dell'Istituto dei Fratelli Maristi delle Scuole (Piccoli Fratelli di Maria), nonché 2 Laici; uccisi in odio alla Fede in Spagna tra il 1936 e il 1939;

Le Serve di Dio Aurelia (al secolo: Clementina Arambarri Fuente) e 3 Compagne, Suore professe delle Serve di Maria Ministre degli Infermi; uccise in odio alla Fede in Spagna nel 1936;

Questi i nuovi Venerabili servi di Dio:

Il Servo di Dio Giovanni De Oliveira Matos Ferreira, Vescovo titolare di Aureliopolis e Ausiliare di Guarda, Fondatore dell'Associazione "Liga dos Servos de Jesus"; nato a Valverde (Portogallo) il 1° marzo 1879 e morto a Guarda (Portogallo) il 29 agosto 1962;

Il Servo di Dio Nicola Mazza, Sacerdote diocesano, Fondatore di Istituti per l'educazione; nato a Verona (Italia) il 10 marzo 1790 e ivi morto il 2 agosto 1865;

La Serva di Dio Maria Celeste (al secolo: Giulia Crostarosa), Monaca, Fondatrice dell'Ordine delle Suore del Ss.mo Redentore; nata a Napoli (Italia) il 31 ottobre 1696 e morta a Foggia (Italia) il 14 settembre 1755;

La Serva di Dio Teresa di San Giuseppe (al secolo: Teresa Toda y Juncosa), Fondatrice della Congregazione delle Suore Carmelitane Teresiane di San Giuseppe; nata a Riudecanyes (Spagna) il 19 agosto 1826 e morta a Barcellona (Spagna) il 30 luglio 1898.







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