Presto 95 nuovi Beati, martiri durante la Guerra civile spagnola: nessuna pietà per
le donne
La Chiesa avrà presto 95 nuovi Beati, sacerdoti, religiosi e laici uccisi in odio
alla fede nel 1936, durante la Guerra civile in Spagna. Riconosciuti quattro nuovi
Venerabili Servi di Dio. Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause
dei Santi a promulgare i rispettivi Decreti sul riconoscimento del martirio e delle
virtù eroiche. Il servizio di Sergio Centofanti:
Durante la Guerra
civile spagnola furono almeno 10mila i martiri: sacerdoti, religiosi, seminaristi,
laici, uccisi barbaramente in un’ondata di violenza anti-cattolica. Distrutte il 70%
delle chiese. Tra i nuovi Beati figurano Crisanto e 67 compagni martiri, tra cui due
laici, dei Piccoli Fratelli di Maria. Invano i suoi confratelli avevano cercato di
convincerlo a nascondersi: “Ho dato la mia parola – disse fra Crisanto due giorni
prima di morire – non fuggirò anche se vengono per uccidermi. E se mi uccidono sarà
unicamente perché sono religioso marista e perché compio il mio dovere. Se capita
così mi considero felice!”. Gli spararono a bruciapelo otto colpi di pistola. Tra
i martiri Maristi della Guerra civile spagnola figurano non solo religiosi ma anche
molti laici: cuochi, falegnami, muratori, semplici fedeli che hanno dato la vita per
non rinnegare la fede e che restano sconosciuti alle cronache dei giornali. L’odio
non risparmiò neanche le donne: tra le prossime Beate figurano anche suor Clementina
Arambarri Fuente e tre compagne, suore professe delle Serve di Maria Ministre degli
Infermi, che furono crudelmente assassinate. Il motto di suor Clementina era “Sono
di Dio”. Tra i nuovi Venerabili invece figurano due italiani: don Nicola Mazza, sacerdote
veronese del 1800 impegnato a istruire e avviare al lavoro ragazzi e ragazze sopraffatti
dalla povertà. Don Nicola fu il primo nel 1850 a inviare in Africa come evangelizzatori
sacerdoti africani da lui formati. E Venerabile è suor Maria Celeste Crostarosa, fondatrice
dell’Ordine delle Suore del Santissimo Redentore, mistica napoletana del 1700. Superando
numerose avversità spirituali e psicologiche, nonché ostilità ambientali, raggiunse
la comunione con Cristo che definì Riposo amoroso tutto amabile”.
Di seguito
i prossimi Beati:
I Servi di Dio Mauro (al secolo: Abele Angelo Palazuelos
Maruri) e 17 Compagni, dell'Ordine di San Benedetto; uccisi in odio alla Fede in Spagna
nel 1936;
I Servi di Dio Giovanni di Gesù (al secolo: Giovanni Vilaregut Ferrer)
e 3 Compagni, dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, nonché Paolo Segalá Solé, Sacerdote
diocesano; uccisi in odio alla Fede in Spagna nel 1936;
I Servi di Dio Crisanto,
Aquilino, Cipriano Giuseppe e 63 Compagni, dell'Istituto dei Fratelli Maristi delle
Scuole (Piccoli Fratelli di Maria), nonché 2 Laici; uccisi in odio alla Fede in Spagna
tra il 1936 e il 1939;
Le Serve di Dio Aurelia (al secolo: Clementina Arambarri
Fuente) e 3 Compagne, Suore professe delle Serve di Maria Ministre degli Infermi;
uccise in odio alla Fede in Spagna nel 1936;
Questi i nuovi Venerabili servi
di Dio:
Il Servo di Dio Giovanni De Oliveira Matos Ferreira, Vescovo titolare
di Aureliopolis e Ausiliare di Guarda, Fondatore dell'Associazione "Liga dos Servos
de Jesus"; nato a Valverde (Portogallo) il 1° marzo 1879 e morto a Guarda (Portogallo)
il 29 agosto 1962;
Il Servo di Dio Nicola Mazza, Sacerdote diocesano, Fondatore
di Istituti per l'educazione; nato a Verona (Italia) il 10 marzo 1790 e ivi morto
il 2 agosto 1865;
La Serva di Dio Maria Celeste (al secolo: Giulia Crostarosa),
Monaca, Fondatrice dell'Ordine delle Suore del Ss.mo Redentore; nata a Napoli (Italia)
il 31 ottobre 1696 e morta a Foggia (Italia) il 14 settembre 1755;
La Serva
di Dio Teresa di San Giuseppe (al secolo: Teresa Toda y Juncosa), Fondatrice della
Congregazione delle Suore Carmelitane Teresiane di San Giuseppe; nata a Riudecanyes
(Spagna) il 19 agosto 1826 e morta a Barcellona (Spagna) il 30 luglio 1898.