Pakistan: pressioni della polizia per salvare gli stupratori di una giovane cristiana
Si sono mossi settori dell’apparato di polizia per salvare i violentatori di una ragazza
cristiana, Fouzia Bibi, 15enne del distretto di Kasur, in Punjab, stuprata brutalmente
dai due uomini musulmani Shabir Ali e Sher Mohammed, lavoratori nella stessa azienda
agricola dove è impiegata la famiglia di Fouzia. Fouzia Bibi è stata sequestrata e
stuprata ripetutamente. Dopo la denuncia della famiglia, Shabir Ali era stato arrestato
per la violenza (Sher Mohammed resta a piede libero), ma la polizia aveva cercato
di chiudere il caso, dichiarandolo innocente per mancanza di prove. I legali dell’uomo,
ancora in carcere, hanno ora depositato una richiesta di cauzione all’Alta Corte di
Lahore per chiedere la libertà provvisoria. Intanto il cugino di Fouzia Bibi, Ashiq
Alam, che sta aiutando la famiglia di Fouzia nel caso legale, è stato a sua volta
accusato falsamente di stupro, con l'aiuto di alcuni funzionari di Polizia della città
di Muridkey. Come riferito all'agenzia Fides dall’avvocato cristiano Mushtaq Gill,
che sta seguendo il caso, si tratta di un atto intimidatorio trasversale, per spingere
il padre di Fouzia a ritirare la denuncia. La violenza sessuale ai danni di ragazze
cristiane è una pratica che colpisce in Pakistan centinaia di ragazze ogni anno: nella
generale condizione di subalternità della donna nel Paese, le ragazze cristiane sono
le più vulnerabili e indifese, in quanto appartenenti alle minoranze religiose. Come
dicono fonti di Fides, “spesso sono considerate ‘merce’ dai potenti musulmani” che
ne dispongono a loro piacimento, spesso godendo di impunità. (R.P.)