Londra: il primate anglicano Welby ai Lord critica la legge sui matrimoni gay
È la prima volta che il leader della Chiesa di Inghilterra, l’arcivescovo Justin Welby,
si pronuncia con forza contro la legge che dà il via libera ai matrimoni gay. Durante
il dibattito di lunedì, alla Camera dei Lord - riferisce l'agenzia Sir - il primate
anglicano ha detto di voler difendere il matrimonio non perché è una questione di
fede ma perché pensa che esso sia fondamentale per l’esistenza della società. Secondo
l’arcivescovo la legge crea confusione: parte da “un legittimo desiderio di uguaglianza”
che non necessariamente però “deve significare uniformità, non riuscendo quindi a
capire che due cose possono essere uguali ma diverse”. “Il risultato - ha proseguito
Welby - è confusione”. Il matrimonio ne esce “abolito, ridefinito e ricreato” e “la
famiglia, nella sua definizione normale, che precede lo Stato ed è base della nostra
società, è indebolita”. “Per questi e molti altri motivi”, ha spiegato l’arcivescovo
anglicano, membri delle Chiese cristiane e appartenenti a gruppi religiosi si sono
definiti “estremamente titubanti” nei confronti della legge, “perché pensiamo che
il matrimonio tradizionale è una pietra angolare della società” ma questo Bill “indebolisce
l‘esistente e la sostituisce con una opzione che non è né pari né efficace”. Questo
non è “un problema di fede”, ha tenuto a sottolineare Welby: è per “il bene sociale
generale”. Welby si è detto però anche critico del tentativo, portato avanti da Lord
Dear, di bloccare una legge che è già stata approvata dalla Camera dei comuni. Poiché
una parte dei Lord non sono eletti, non è previsto che possano bocciare una legislazione
alla quale hanno già detto sì i parlamentari dei Comuni e, se questo dovesse avvenire,
il primo ministro David Cameron sarebbe costretto a intervenire imponendo ai pari
del Regno di dire di sì. I vescovi cattolici hanno proposto emendamenti per proteggere
la libertà religiosa. Sulla legge la Chiesa di Inghilterra, che ha diritto ad inviare
alla Camera dei Lord 26 dei suoi vescovi, rimane divisa. Nel dibattito di ieri l’ex
vescovo di Oxford, Lord Harries, si è detto a favore dei matrimoni tra omosessuali
mentre il vescovo di Leicester, Tim Stevens, ha detto che si asterrà. (R.P.)