Libano sempre più coinvolto nel conflitto siriano. Russia e Ue riflettono sulla crisi
Sempre più alto il rischio di allargamento della crisi siriana. Anche ieri scontri
e vittime in Libano, mentre sul fronte interno sempre più cruenta la battaglia tra
esercito e insorti per la conquista della città di Qusayr. Nel nord, ad Aleppo strage
di oltre 25 persone, molte dei quali bambini, a causa di un missile che ha colpito
una zona della città. Sentiamo Marina Calculli:
E di Siria
si è parlato ieri a Ekaterinenburg nel vertice Russia – Unione Europea che si conclude
oggi. In agenda di questo difficile incontro anche le questioni economiche, delle
forniture energetiche e del rispetto dei diritti umani. Ce ne parla Giuseppe D’Amato:
E’ uno dei
summit più difficili degli ultimi anni. L’agenda dei lavori è piena di punti su cui
le posizioni di russi ed europei sono lontane. Siria, forniture di gas, diritti umani
e questioni dei visti sono alcuni dei temi in discussione. Ad Ekaterinburg il vertice
si è aperto con una cena informale per una cerchia ristretta di personalità. Da una
parte il presidente Putin, dall’altra Van Rompuy e Barroso. Oggi i lavori, poi la
conferenza stampa finale. La Russia è presidente di turno del G20. Le questioni economiche
internazionali hanno quindi un certo spazio. Mosca vorrebbe incrementare l’interscambio
con Bruxelles. Tornando alla Siria, alla vigilia del summit con l’Ue, diplomatici
russi hanno criticato gli occidentali per non porre abbastanza pressione sull’opposizione
ad Assad e farli partecipare alla prossima conferenza di pace senza chiedere delle
precondizioni per iniziare a negoziare.