A Marsiglia, il 'Cortile dei Gentili' riflette su Dio e il male, attraverso l'opera
di Camus
Card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura “Io ho un legame,
devo dire, con Camus perché una delle mie prime opere più impegnative dal punto di
vista esegetico – 'Commento a Giobbe' – aveva un capitolo dedicato proprio a 'La peste',
al romanzo di Camus, perché lì si apriva quel tormentato dibattito attorno al rapporto
tra Dio e il male. Sembra quasi che si ripeta, con questo 'Cortile dei Gentili,' ciò
che accade nel romanzo, quando si verifica quasi una sorta di scontro dialettico tra
il dr. Rieux, che è il medico ateo – scandalizzato, sconcertato dalla morte di un
bambino per la peste – e dall’altra parte il gesuita padre Paneloux il quale invece
cerca di ritrovare le ragioni trascendenti che riescano a giustificare anche questo
evento. Nel 1720 Marsiglia fu colpita da un'epidemia di peste e le autorità
cittadine affidarono la città al 'Sacro Cuore di Gesù'. La circostanza viene ricordata
ogni anno proprio il 7 giugno, ricorrenza del 'Sacro Cuore di Gesù', in una cerimonia
che ricorda il 'Voeu des Echevins', e cioè il 'Voto degli scrivani', ossia i consiglieri
municipali dell'epoca. Proprio in coincidenza di questa festa, in cui lo spazio sacro
della basilica di Marsiglia assume una valenza anche civile, si svolge la giornata
clou del 'Cortile dei Gentili' marsigliese - ribattezzato 'Parvis du Coeur' - dedicata
a un confronto fra due protagonisti del pensiero filosofico d'Oltralpe come Paul Ricoeur
e Albert Camus, entrambi nati esattamente un secolo fa. In un'ideale scambio di competenze,
nello spirito del dialogo tipico del 'Cortile', la figura dello scrittore franco-algerino
Camus, pensatore ateo autore del romanzo 'La peste', verrà affidato al card. Gianfranco
Ravasi. Mentre la figura del filosofo cristiano Paul Ricoeur, sarà approfondita da
studiosi 'laici'. (A cura di Fabio Colagrande)