2013-06-04 15:45:47

A Marsiglia, il 'Cortile dei Gentili' riflette su Dio e il male, attraverso l'opera di Camus


Card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura
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“Io ho un legame, devo dire, con Camus perché una delle mie prime opere più impegnative dal punto di vista esegetico – 'Commento a Giobbe' – aveva un capitolo dedicato proprio a 'La peste', al romanzo di Camus, perché lì si apriva quel tormentato dibattito attorno al rapporto tra Dio e il male. Sembra quasi che si ripeta, con questo 'Cortile dei Gentili,' ciò che accade nel romanzo, quando si verifica quasi una sorta di scontro dialettico tra il dr. Rieux, che è il medico ateo – scandalizzato, sconcertato dalla morte di un bambino per la peste – e dall’altra parte il gesuita padre Paneloux il quale invece cerca di ritrovare le ragioni trascendenti che riescano a giustificare anche questo evento.
Nel 1720 Marsiglia fu colpita da un'epidemia di peste e le autorità cittadine affidarono la città al 'Sacro Cuore di Gesù'. La circostanza viene ricordata ogni anno proprio il 7 giugno, ricorrenza del 'Sacro Cuore di Gesù', in una cerimonia che ricorda il 'Voeu des Echevins', e cioè il 'Voto degli scrivani', ossia i consiglieri municipali dell'epoca. Proprio in coincidenza di questa festa, in cui lo spazio sacro della basilica di Marsiglia assume una valenza anche civile, si svolge la giornata clou del 'Cortile dei Gentili' marsigliese - ribattezzato 'Parvis du Coeur' - dedicata a un confronto fra due protagonisti del pensiero filosofico d'Oltralpe come Paul Ricoeur e Albert Camus, entrambi nati esattamente un secolo fa. In un'ideale scambio di competenze, nello spirito del dialogo tipico del 'Cortile', la figura dello scrittore franco-algerino Camus, pensatore ateo autore del romanzo 'La peste', verrà affidato al card. Gianfranco Ravasi. Mentre la figura del filosofo cristiano Paul Ricoeur, sarà approfondita da studiosi 'laici'. (A cura di Fabio Colagrande)







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