2013-06-03 15:09:23

Il card. Ravasi presenta il Cortile dei Gentili di Marsiglia


Una settimana di scambi e dialoghi nella città nominata “Capitale della Cultura 2013”: s’inserisce in questo contesto la nuova tappa del “Cortile dei gentili”, ambientata a Marsiglia dal 6 all’8 giugno e ribattezzata “Parvis du Coeur”. La struttura vaticana dedicata al dialogo con i non credenti, guidata dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, torna in Francia dopo l’esordio parigino del marzo 2011, mettendo a confronto due grandi esponenti del pensiero filosofico d’oltralpe come Albert Camus e Paul Ricouer. Il servizio di Fabio Colagrande:RealAudioMP3

Quello marsigliese si chiama “Parvis du Coeur”, cioè “Cortile del cuore”, perché è la “Festa del Sacro Cuore”, che si celebra venerdì prossimo a Marsiglia, la cornice naturale per la nuova tappa del “Cortile dei Gentili”. Permette infatti – commenta il cardinale Ravasi – di unire senza imbarazzi, pur sullo sfondo della spiccata “laicité” francese, la dimensione religiosa e quella civile. Tutto è legato all’epidemia di peste che colpì la città portuale nel XVIII secolo, come spiega lo stesso porporato:

“La celebrazione del Sacro Cuore, che farò nella basilica, avrà una dimensione anche civile, perché si collega ad un evento storico che è molto caro ai marsigliesi: la grande epidemia di peste che si stese nel 1720, come un sudario, sulla città e che venne affidata dalle autorità della città stessa – i cosiddetti échevins, gli scrivani che rappresentavano la pubblica amministrazione – proprio al Sacro Cuore. Sorgerà poi una grande basilica nella quale io celebrerò un pontificale e guiderò una processione. E questo fa sì che questo Cortile sia anche chiamato – per l’aspetto religioso-civile – parvis du coeur, cioè Cortile del cuore”.

Il “Cortile marsigliese”, organizzato dall’arcidiocesi locale e dall’Istituto cattolico per il Mediterraneo, con la collaborazione della municipalità cittadina, si apre il 6 giugno con una conferenza pubblica dedicata proprio all’autore del romanzo “La peste”, Albert Camus, pensatore ateo sul quale si soffermerà il cardinale Ravasi. In un ideale scambio di prospettive, il giorno seguente il confronto tra Camus e il filosofo cristiano Paul Ricouer sarà affidato invece a studiosi laici. E’ lo stesso porporato a spiegare il suo legame con Camus:

“Io ho un legame, devo dire, con Camus perché una delle mie prime opere più impegnative dal punto di vista esegetico – 'Commento a Giobbe' – aveva un capitolo dedicato proprio a 'La peste', al romanzo di Camus, perché lì si apriva quel tormentato dibattito attorno al rapporto tra Dio e il male. Sembra quasi che si ripeta, con questo Cortile dei Gentili, ciò che accade nel romanzo, quando si verifica quasi una sorta di scontro dialettico tra il dr. Rieux, che è il medico ateo – scandalizzato, sconcertato dalla morte di un bambino per la peste – e dall’altra parte il gesuita padre Paneloux il quale invece cerca di ritrovare le ragioni trascendenti che riescano a giustificare anche questo evento.

La giornata conclusiva del Cortile sarà invece dedicata alla dimensione più “popolare” del dialogo, con un incontro fra i giovani del Mediterraneo, organizzato dalla fondazione cattolica “Apprentis d’Auteuil”, e una nuova edizione del “Cortile dei bambini”, nel cuore di Marsiglia, che vedrà i più giovani, come al “Cortile” palermitano, dialogare attraverso l’arte. “Disegna il Mediterraneo” è il tema affidato alla loro fantasia.







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