2013-06-01 15:06:24

Nuova Sars: in Italia nessun allarme


E’ ancora ricoverato all’ospedale di Careggi a Firenze l’uomo di 45 anni che ha contratto il Coronavirus, conosciuto anche come Nuova Sars: il paziente sta meglio ed è ormai fuori pericolo. Si tratta del primo caso registrato in Italia e solo l’ultimo dei 50 casi confermati nel mondo di persone colpite da questa nuova epidemia che ha già causato 30 morti, la maggior parte in Arabia Saudita ma qualcuno anche in Europa. In Italia non c'è nessun allarme, ma solo attenta sorveglainza. Gea Finelli ha intervistato sull’argomento Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità:RealAudioMP3

R. - Sì, questo è il primo caso che si è verificato in una persona che è arrivata in Italia, perché non si è - di fatto - verificato in Italia: si tratta di una persona che arriva, appunto, da un Paese del Medio Oriente, precisamente dalla Giordania. Sappiamo che, ormai da mesi, questo nuovo Coronavirus umano sta circolando soprattutto nei Paesi della Penisola Arabica e quindi in Arabia Saudita, in Qatar, in Kuwait, negli Emirati Arabi, ma anche in Giordania erano stati segnalati in precedenza un paio di casi. Quindi evidentemente questa persona ha acquisito in Medio Oriente l’infezione ed è arrivato in Italia già infetto.

D. - Quali sono le cause da cui origina la nuova Sars e soprattutto cosa la differenzia dal primo virus della Sars?

R. - E’ un virus diverso da quello della “Sars cinese”, anche se appartiene allo stesso gruppo di questa famiglia dei Coronavirus. Quello della Sars originava, probabilmente, dal pipistrello che era il serbatoio naturale e quindi si è umanizzato e ha cominciato a trasmettersi da persona a persona. Non sappiamo se questo virus, anch’esso, ha origine dal pipistrello: sicuramente ha un’origine animale. Sembra in grado di trasmettersi da persona a persona solo in ambienti confinati, soprattutto nei nuclei familiari, in ambiente ospedaliero, laddove è possibile un contatto molto stretto e per stretto intendo all’incirca all’interno di un metro, un metro e mezzo, e molto prolungato.

D. - Quali sono i sintomi con cui si presenta la nuova Sars?

R. - I sintomi sono probabilmente variabili, anche se ancora non c’è una descrizione accurata dell’intera gamma dei sintomi che può dare questo virus. Probabilmente possono andare da una sindrome simil-influenzale, quindi con febbre e con sintomi respiratori banali, fino ai casi più gravi che sono rappresentati da una polmonite, che può essere molto grave o addirittura letale, tanto è vero che richiede - in alcuni casi - la rianimazione, richiede la Ecmo, la circolazione extracorporea, proprio per supplire alla funzione dei polmoni.

D. - Quali sono, invece, le possibili misure preventive da adottare per scongiurare l’insorgenza della malattia?

R. - Diciamo che intanto in Italia, per fortuna, a parte questo caso da importazione, non abbiamo la circolazione sostenuta del virus. Naturalmente bisogna fare adesso una sorveglianza clinica stretta e accurata delle persone che sono venute a stretto e prolungato contatto con questo malato per tutto il tempo possibile di incubazione, però non abbiamo altri particolari timori. Naturalmente l’Organizzazione Mondiale della Sanità - visto che fino ad ora sono stati segnalati solo casi sporadici, anche in Medio Oriente - non ha ancora deciso di prendere particolari precauzioni, di raccomandare per esempio restrizioni nei viaggi verso quei luoghi, e questo proprio perché non c’è ancora una trasmissione sostenuta dell’infezione. E speriamo che ciò non avvenga!

D. - Dunque quest’ultimo caso è un caso isolato o dobbiamo allarmarci?

R. - Speriamo proprio che si tratti di un caso isolato. Non possiamo escludere l’evenienza di alcuni casi secondari o familiari o ospedalieri… Sa quando questo virus è arrivato in Francia, per esempio, si è ammalata una persona che era stata nella stessa camera di ospedale della persona malata; in Inghilterra ci sono stati un paio di casi familiari. Si è risolto tutto lì! Non credo proprio che ci sia, invece, motivo di ulteriore allarmante per il resto della comunità.







All the contents on this site are copyrighted ©.