2013-06-01 08:07:04

Mosca ammette le forniture di armi a Damasco. Vertice Usa-Nato a Washington


Prosegue in Siria lo scontro sul terreno tra esercito e insorti. Coinvolti ieri anche tre occidentali rimasti vittime del conflitto. Intanto, mentre sembrano esserci difficoltà per il varo della conferenza di pace di Ginevra, la notizia delle forniture di armi russe al regime di Damasco preoccupa sempre di più la comunità internazionale. Il nostro servizio:RealAudioMP3

I rifornimenti d’armi da Mosca a Damasco mettono ancora una volta in allerta la comunità internazionale. Il direttore di una compagnia russa Serghei Korotrov ha annunciato che fornirà aerei da combattimento MIG-29 al regime di Assad. Questo però, precisa Korotrov, è per onorare precedenti contratti. Ma il segretario di Stato Usa John Kerry replica: «La decisione della Russia di fornire missili al regime siriano di Assad ha un impatto profondamente negativo sulla regione e mette Israele in pericolo». Brutti segnali dunque in vista della conferenza di Ginevra che, nonostante la riunione preparatoria prevista per il 5 giugno, verrà posticipata a Luglio o ad Agosto per via delle tesioni crescenti sul terreno. E in Siria ieri tre occidentali sono stati uccisi dall'esercito nel nordovest della Siria, sorpresi mentre scattavano foto di postazioni militari lungo la strada tra Harim e Idlib vicino al confine turco. Una delle tre persone uccise, un’americana, è una trentatreenne del Michigan, convertita all'Islam. Secondo la famiglia stava combattendo con le forze di opposizione.

Di Siria si è discusso ieri anche a Washington nell’incontro fra il presidente Barak Obama e il presidente della Nato Rasmussen. L’Alleanza Atlantica - ha detto - non ha intenzione di intervenire nel Paese. Al centro dei colloqui in particolare l’Afganistan, ma anche Libia e Kosovo. Da Washington, Francesca Baronio:RealAudioMP3

Un vertice Nato nel 2014 sancirà la fine delle operazioni militari in Afghanistan: lo ha annunciato il presidente americano, Barack Obama, che ha incontrato alla Casa Bianca, il numero uno dell'Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen. Obama ha spiegato di aver parlato con Rasmussen anche dell’operazione che dovrebbe sostituire l’attuale missione ISAF dopo il 2014, a sostegno delle forze di sicurezza afghane, con l’obiettivo di evitare che l’Afghanistan torni ad essere una base per il terrorismo internazionale. Fra i temi trattati anche Libia e Kossovo. Il Presidente americano ha ricordato l’importante ruolo della Nato per liberare la Libia dalla dittatura, rilevando quanto sia importante che l’Alleanza continui a svolgere un ruolo nel Paese per sostenere il governo di Tripoli democraticamente eletto. Infine il riferimento al Kossovo e ai recenti passi avanti fra Belgrado e Pristina. Con la stampa non si è parlato del conflitto siriano, anche se è probabile che il tema sia stato parte del colloquio, tenuto conto anche della situazione sempre più grave che colpisce uno dei 28 Paesi membri dell’Alleanza Atlantica, confinante con la Siria: la Turchia.







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