L'Ucraina nell'Unione Doganale come Paese osservatore
A Minsk è stato siglato ieri un memorandum di collaborazione tra l’Ucraina e l'Unione
doganale di cui fanno parte Russia, Bielorussia e Kazakhstan. Un’intesa che non manca
di suscitare critiche. Giuseppe D’Amato:
Dove va l'Ucraina?
Verso l'Unione Europea o verso la Russia? Una prima risposta è giunta a Minsk dalla
firma, da parte del primo ministro Azarov, del memorandum con cui la repubblica ex-sovietica
diventa Osservatrice presso l'Unione doganale: questa organizzazione raduna Russia,
Kazakhstan e Bielorussia ed ha l'obiettivo di creare uno spazio economico libero.
Mosca ha espresso soddisfazione per la scelta di Kiev; da parte europea vi è invece
preoccupazione: il Trattato di associazione tra Unione Europea ed Ucraina attende
solo la firma, ma la questione Timoshenko - l'ex premier ora in prigione - ha bloccato
le procedure. Oltre alla geopolitica, vi è il nodo dei gasdotti: attraverso l'Ucraina
passa l'80 per cento delle forniture di gas russo all'Ue. Servono tre miliardi: Mosca
è pronta a comprare le compagnie che controllano le condotte. Bruxelles tentenna.