Rilanciare l'occupazione per dare dignità alle persone. Giusto profitto per tutti
Nei giorni scorsi gli
operai della multinazionale francese 'Schneider Electric', 180 dipendenti nel sito
industriale di Rieti, erano a Parigi per difendere i posti di lavoro. Con loro le
rappresentanze sindacali di fabbrica e la diocesi di Rieti guidata da mons. Delio
Lucarelli, presente al tavolo della trattativa con don Valerio Shango, congolese,
Direttore dell'Ufficio Problemi sociali e del Lavoro della Diocesi reatina. L'impegno
congiunto di sindacati e Chiesa locale ha convinto la multinazionale francese, leader
nel campo dell'energia, a rinviare la chiusura del sito, da trasferire in Bulgaria
per il minore costo del lavoro, di almeno un anno, in attesa di incontrare il governo
italiano per una trattiva a favore dei lavoratori di tutto il nucleo industriale di
Rieti che rischia lo smantellamento. "Senza lavoro, afferma don Shango, crescerà
l'esercito dei poveri nelle nostre città. Lo sportello Caritas di Rieti è pieno di
italiani che vanno a chiedere un aiuto per il pagamento delle bollette e per mangiare".
"Molti giovani passano da noi in Diocesi per chiedere un lavoro". Nelle prealpi novaresi,
intanto, l'azienda italiana Alessi di Omegna, in un periodo dove gli ordini sono in
calo, non chiede la cassa integrazione allo Stato ma paga i dipendenti per impiegarli
in lavori socialmente utili a favore della comunità locale. Con noi, Nicoletta Alessi,
manager dell'Area responsabilità sociale dell'azienda Alessi. (a cura di Luca Collodi)