“La Chiesa cattolica sostiene il progetto europeo” ed “è coinvolta nella sua realizzazione”.
Padre Patrick Daly, segretario generale della Comece (Commissione degli episcopati
della Comunità europea), commenta all'agenzia Sir l’incontro fra Ue e Chiese, avvenuto
ieri a Bruxelles. “Come ha ricordato il presidente della Comece, il card. Marx, durante
il nostro recente incontro con il Santo Padre, abbiamo il compito di trasmettere un’idea
positiva” dell’integrazione europea, promuovendola presso i fedeli e cittadini d’Europa.
In vista delle elezioni del prossimo anno per il rinnovo dell’Europarlamento, come
possono contribuire le comunità religiose a responsabilizzare i cittadini? “Appunto
con questo impegno a sostenere il disegno di una Europa unita”r, mostrandone i compiti,
gli obiettivi e i vantaggi. Padre Daly spiega inoltre che in vista del voto del maggio
2014 dai vescovi della Comece giungerà “un contributo di riflessione” sulle implicazioni
e il valore del voto e della stessa cittadinanza europea. “Per lottare contro la povertà,
per superare questa crisi, c’è bisogno di più Europa, non di meno Europa”: così Nikolaus
Schneider, presidente del Consiglio delle Chiese evangeliche in Germania, riassume,
con l’approvazione degli altri rappresentanti delle Chiese in Europa, un pensiero
che ha attraversato il summit di ieri a Bruxelles. Dal canto loro Herman Van Rompuy,
presidente del Consiglio Ue ha detto che le molteplici prospettive avanzate dai rappresentanti
delle comunità e delle fedi religiose “ci sono di aiuto per costruire il progetto
europeo” mentre per José Manuel Barroso, presidente della Commissione Ue, “abbiamo
ascoltato voci diverse, ma tutte sono rivolte alla costruzione del bene comune” in
Europa. (R.P.)