Il Papa chiude il mese mariano: "Come Maria portiamo agli altri Gesù, senza indugio"
Ascoltare, decidere e agire sull’esempio della Madonna. Così Papa Francesco a conclusione
del mese mariano in Piazza San Pietro dopo la recita del Rosario guidata dal cardinale
Angelo Comastri, arciprete della Basilica Vaticana, nella festa della Visitazione
di Maria. Il Santo Padre, presente fin dall'inizio della preghiera, ha esortato ad
andare senza indugio verso gli altri, soprattutto verso i più bisognosi, portando
loro aiuto, comprensione, carità e, come Maria, ciò che abbiamo di più prezioso:
Gesù e il suo Vangelo. Paolo Ondarza:
A conclusione
del mese mariano Papa Francesco invita tutti a mettersi alla scuola di Maria, che
con realismo, umanità, concretezza seppe ascoltare, decidere, agire. La Vergine insegna
al mondo contemporaneo, spesso distratto, l’ascolto della volontà di Dio:
"Attenzione:
non è un semplice 'udire' superficiale, ma è l’ascolto fatto di attenzione, di accoglienza,
di disponibilità verso Dio. Non è il modo distratto con cui a volte noi ci mettiamo
di fronte al Signore o agli altri: udiamo le parole, ma non ascoltiamo veramente".
Maria
– prosegue il Santo Padre - è attenta alla voce di Dio e sa cogliere il significato
profondo dei fatti:
"Questo vale anche nella nostra vita: ascolto anche
della realtà quotidiana, attenzione alle persone, ai fatti perché il Signore è alla
porta della nostra vita e bussa in molti modi, pone segni nel nostro cammino; a noi
la capacità di vederli".
Maria – aggiunge Papa Francesco – è poi “maestra”
di decisione. Dopo l’ascolto delle parole dell’Angelo, la Vergine medita nel suo cuore,
quindi decide senza affanno, ma anche senza esitazione di andare controcorrente perché
“nulla è impossibile a Dio”:
"Nella vita è difficile prendere decisioni,
spesso tendiamo a rimandarle, a lasciare che altri decidano al nostro posto, spesso
preferiamo lasciarci trascinare dagli eventi, seguire la moda del momento; a volte
sappiamo quello che dobbiamo fare, ma non ne abbiamo il coraggio o ci pare troppo
difficile perché vuol dire andare controcorrente".
Dalla decisione all’azione.
Maria – spiega il Papa - ha chiaro cosa Dio le chiede e non indugia, non ritarda,
va in fretta dalla cugina Elisabetta che, come rivelato dall’angelo, nella sua vecchiaia
ha concepito un figlio. La Vergine esce da se stessa e porta alla parente quanto ha
di più prezioso: Gesù.
"A volte, anche noi ci fermiamo all’ascolto, alla
riflessione su ciò che dovremmo fare, forse abbiamo anche chiara la decisione che
dobbiamo prendere, ma non facciamo il passaggio all’azione. E soprattutto non mettiamo
in gioco noi stessi muovendoci 'in fretta' verso gli altri per portare loro il nostro
aiuto, la nostra comprensione, la nostra carità; per portare anche noi, come Maria,
ciò che abbiamo di più prezioso e che abbiamo ricevuto, Gesù e il suo Vangelo, con
la parola e soprattutto con la testimonianza concreta del nostro agire".
Rivolto
alla Madre del Salvatore, esempio di ascolto, decisione e azione, Papa Francesco
ha quindi pronunciato questa preghiera:
"Maria, donna dell’ascolto, rendi
aperti i nostri orecchi; fa’ che sappiamo ascoltare la Parola del tuo Figlio Gesù
tra le mille parole di questo mondo; fa’ che sappiamo ascoltare la realtà in cui viviamo,
ogni persona che incontriamo, specialmente quella che è povera, bisognosa, in difficoltà.
Maria, donna della decisione, illumina la nostra mente e il nostro cuore, perché sappiamo
obbedire alla Parola del tuo Figlio Gesù, senza tentennamenti; donaci il coraggio
della decisione, di non lasciarci trascinare perché altri orientino la nostra vita.
Maria, donna dell’azione, fa’ che le nostre mani e i nostri piedi si muovano 'in fretta'
verso gli altri, per portare la carità e l’amore del tuo Figlio Gesù, per portare,
come te, nel mondo la luce del Vangelo. Amen".