Al Santuario Divino Amore l'ultimo saluto a Little Tony, l'Elvis italiano
In centinaia, ieri mattina, tra amici, colleghi e persone comuni hanno dato l’ultimo
saluto al cantante Little Tony, morto lunedì scorso nella capitale a 72 anni e da
tempo ammalato di tumore. I funerali si sono svolti al santuario del Divino Amore.
Per un ricordo dell’ Elvis Presley italiano vi proponiamo un’ intervista realizzata
tempo fa a Little Tony dal padre rogazionista Vito Magno:
D. – Little
Tony, è vero che a cantare non ci si stanca mai?
R. – No, perché il tuo lavoro
diventa la ragione della tua esistenza. Io ho iniziato quando avevo 15 anni e poi
con un po’ di fortuna, un po’ di forza di volontà, di sacrificio, sono riuscito ad
ottenere quella parola magica che è il successo, allora del cantare ho fatto una
ragione della mia vita. Poi questo successo è andato avanti, mi sono legato molto
al mio pubblico, ho cercato di non deluderlo mai.
D. – Chi è il tuo pubblico,
cosa cerca, cosa chiede?
R. – Allegria, felicità, perché il cantante, secondo
me, deve dare un momento di tenerezza, di simpatia, di divertimento generale. Credo
di essere riuscito in questo perché le migliaia e migliaia di lettere che ho ricevuto
nella mia vita e le migliaia di persone che continuo ad incontrare in tutti gli spettacoli
mi dicono che li faccio ritornare indietro nel tempo, tantissimi si sono conosciuti
e si sono sposati con una mia canzone e dicono che ho dato loro un momento di felicità,
un momento di serenità. Questo per me è molto importante.
D. - E’ importante
per te anche credere e cantare di Dio?
R. - Sì, certo. Io ho inciso, negli
anni ’70, una bellissima canzone che si chiama “La mano del Signore”.
D. –
Cosa dice?
R. – E’ un amore disperato che si rivolge a Dio per poter incontrare
di nuovo questo grande amore che fa parte della sua vita e perciò lui prega e chiede
alla mano del Signore di aiutarlo ad uscire fuori da questa situazione.
D.
- In quali altri valori credi profondamente?
R. - La famiglia, l’educazione
dei figli, l’onestà, la sincerità, tutti valori che per me sono stati importanti e
non mi hanno fatto perdere la direzione della strada principale, della strada maestra.