2013-05-29 11:04:05

Nel mondo oltre un miliardo di persone vive senza elettricità


Circa un miliardo e 200 milioni di persone nel mondo non hanno accesso all’elettricità mentre due miliardi e 800 milioni dipendono dal legname o da altre biomasse per cucinare e riscaldare le proprie abitazioni. E’ quanto emerge da un rapporto elaborato da esperti di 15 organismi internazionali – fra cui le Nazioni Unite, l’Agenzia internazionale dell’energia e la Banca Mondiale – il primo della campagna “Energia sostenibile per tutti” lanciata nel 2011 dal segretario generale del Palazzo di Vetro, Ban Ki-moon. Obiettivo è arrivare entro il 2030 all’accesso universale a forme moderne di energia. Il rapporto - riporta l'agenzia Misna - evidenzia che sebbene fra il 1990 e il 2010 un miliardo e 700 milioni di persone abbiano avuto per la prima volta accesso all’energia elettrica si tratta di un numero che supera appena l’aumento della popolazione planetaria nello stesso arco di tempo (un miliardo e 600 milioni). Di conseguenza, fra il 1990 e il 2010 si è prodotto solo un “modesto” miglioramento. L’80% delle popolazioni che non hanno elettricità vive in zone rurali e due terzi si concentrano in 20 Paesi di Africa e Asia: fra questi, Nigeria, Etiopia, India e Bangladesh. Garantendo l’accesso a moderne forme di energia, sostiene il rapporto, si eviterebbe l’uso di legna, sterco e carbone per cucinare, materiali molto contaminanti in spazi chiusi che ogni anno sono fra le cause della morte di tre milioni e mezzo di persone. L’altro obiettivo fissato dall’Onu è raddoppiare entro il 2030 la quota delle energie rinnovabili al livello globale portandola dal 18% del 2010 al 36%. A dare l’esempio dovrebbero essere i 20 Paesi che consumano l’80% dell’energia mondiale. Solo Stati Uniti e Cina ne assorbono il 40% ma la Repubblica popolare risulta anche il Paese che più ha progredito dal 1990 a oggi in efficienza energetica e uso di fonti alternative. Notevoli anche i progressi dell’India che ha portato l’elettricità a una media di 24 milioni di persone l’anno fra il 1990 e il 2010 ma che ha ancora molto da fare per garantirla ad altri 306 milioni di cittadini. (R.P.)







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