La Commissione Ue raccomanda la chiusura della procedura per deficit eccessivo verso
l'Italia
La Commissione europea chiede di chiudere la procedura per deficit pubblico eccessivo
a carico dell’Italia. La raccomandazione dovrà essere formalmente approvata dal Consiglio
europeo e dall’Ecofin, il consiglio dei ministri dell’Economia dei 27. Il merito è
di tutti gli italiani, dice con soddisfazione il premier Enrico Letta. Il servizio
di Debora Donnini:
"Raccogliamo
il frutto del lavoro dei precedenti governi”, in particolare di quello di Monti: così
Letta saluta la decisione della Commissione europea che ha chiuso la procedura per
deficit eccessivo per Italia, Lettonia, Lituania, Romania e Ungheria. Un risultato
che dovrebbe tramutarsi in risorse per 12 miliardi di euro. La procedura a carico
di Roma era stata aperta nel 2009, dopo che i conti pubblici avevano sforato il tetto
del 3% del rapporto deficit/pil fissato dai parametri di Maastricht. L’Italia resta
comunque sorvegliata speciale anche se il deficit quest’anno e il prossimo resteranno
sotto la soglia del 3%. L’esecutivo Ue raccomanda quindi di proseguire sulla strada
delle riforme strutturali e il presidente Barroso sottolinea che l’Italia ha ancora
problemi di alti livelli di debito e di competitività simili alla Francia. Per quanto
riguarda gli altri paesi, la Commissione Ue ha concesso due anni in più per rientro
dal deficit eccessivo, cioè superiore al 3% del Pil, a Spagna, Francia, Olanda, Polonia,
Portogallo e Slovenia. Lanciato un avviso al Belgio che non ha ancora preso misure
effettive per il rientro dal deficit e raccomandata l'apertura di una procedura di
infrazione per deficit eccessivo nei confronti di Malta.