2013-05-29 18:54:32

Dal Senato via libera alla mozione sulle riforme. Alla Camera il Pd si spacca


Il Senato approva la mozione di maggioranza sulle riforme costituzionali. Il documento impegna il governo a presentare entro giugno un ddl costituzionale che preveda una procedura straordinaria per la riforma della Costituzione. Intanto alla Camera esplode il caso Giachetti, il deputato del Pd che si è rifiutato di ritirare la sua mozione per tornare al Mattarellum. Giampiero Guadagni

Diciotto mesi sono il tempo giusto per le riforme. Intervenendo in Parlamento Enrico Letta sottolinea che questa legislatura è un’occasione storica che va colta, perché - osserva - dobbiamo saper dare alle nostre istituzioni una maggiore capacità di decidere. Le riforme, aggiunge il premier, sono anche una risposta all'astensionismo esploso nel primo turno delle amministrative. Nessuno può chiamarsi fuori, afferma ancora Letta. Un appello alla corresponsabilità rivolto all’opposizione, in particolare al Movimento 5 Stelle, interessato soprattutto a cambiare immediatamente l’attuale legge elettorale. Così come il Sel di Vendola, contrario alla mozione di maggioranza anche per i riferimenti al semipresidenzialismo. Tensione anche all'interno del Pd sulla mozione presentata dal deputato Giachetti che prevede il ritorno al Mattarellum. Ma il testo della maggioranza votato stasera in aula alla Camera e al Senato non entra nel merito delle riforme, fissando piuttosto tempie percorsi. La mozione impegna infatti il governo a presentare entro giugno un disegno di legge costituzionale che preveda una procedura straordinaria per la riforma della Costituzione.








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