Sr. Castalone :"Una rete di salvezza per contrastare la tratta di esseri umani"
Sr. Estrella Castalone, fma, coordinatrice della rete internazionale delle religiose
contro la tratta di esseri umani, Talitha Kum La tratta
di persone è un'organizzazione criminale, una rete. Noi, nella Chiesa, dobbiamo essere
capaci di contrastarla costruendo una rete di salvezza a favore delle vittime. Mettiamoci
insieme in un sinergia di salvezza e di speranza! Quando ho sentito Papa Francesco
- alla Plenaria del dicastero per i migranti - definire una vergogna la tratta di
esseri umani ho sentito il mio cuore battere forte, perché noi religiose della rete
Talitha Kum tocchiamo con mano la sofferenza delle persone che sono vittime di questo
fenomeno criminale che calpesta non solo i diritti umani, ma la dignità dei figli
di Dio. La tratta - come ci ha ricordato il Papa - è un atto ignobile
sul quale non possiamo tacere e che non possiamo smettere di combattere. Mi sento
orgogliosa, perciò, per quello che fanno le religiose della nostra rete internazionale
anti-tratta. Mi sento benedetta e confermata dal Papa, attraverso le sue parole, perché
siamo noi che abbiamo deciso di impegnarci per porre fine a questa schiavitù moderna. Come
ho ricordato nel mio intervento alla recente Plenaria del Pontificio Consiglio
della pastorale per i migranti e gli itineranti, dalla consapevolezza di questo
fenomeno dobbiamo passare all'impegno pratico per proteggere e assistere le vittime.
Individuarle e offrire loro protezione e assistenza. Ma serve anche la prevenzione,
mettere in guardia, informare che tutti sono vulnerabili. E' necessario anche creare
strumenti e spazi legali che possano gestire questo fenomeno. Il fenomeno della
tratta di essere umani è purtroppo in aumento in dimensione e nascono contemporaneamente
nuove modalità criminali per aggirare chi la contrasta, come il 'cyber-trafficking',
la tratta attraverso internet. Aumenta la tratta di bambini e anche la tratta per
lavoro forzato. Nello Sri-Lanka ci sono suore della nostra rete impegnate nel
riscattare le ragazze dai trafficanti che le obbligano a diventare bambine-soldato.
Ho ricevuto dalle religiose che compiono questo apostolato delle storie drammatiche
di bambine di soli 9 anni che sono trafficate per diventare soldati. Le suore rischiano
la vita in quest'attività, tanto che una di loro ha dovuto trasferirsi in India per
nascondersi. In Germania altre sorelle visitano i centri di detenzione degli
immigrati clandestini, alla frontiera con la Polonia, svolgendo un compito molto pesante
e difficile. Qui il 50% delle donne detenute che aspettano il rimpatrio sono donne
trafficate. A Londra accade la stessa cosa. Il problema più grande è distinguere
le persone trafficate da quelle che sono entrate in un paese clandestinamente. In
un caso una ragazza moldova era stata trafficata a Londra e obbligata a prostituirsi.
La polizia locale l'ha arrestata, perché priva di documenti, e rimpatriata in Moldovia
come immigrata clandestina. Lì i suoi trafficanti l'hanno rintracciata, picchiata
e trafficata di nuovo in Russia. (Intervista a cura di Fabio Colagrande)