2013-05-28 11:42:38

L'architettura sacra in Friuli: l'attività di Giacomo Della Mea in una recente esposizione a Roma


Si è tenuta a Palazzo Ferrajoli, sede di rappresentanza della Regione Friuli-Venezia Giulia a Roma, la mostra “Giacomo Della Mea - Architettura sacra in Friuli 1948-1968”. L'esposizione, frutto di sinergia tra la Regione, il Fogolâr Furlan di Roma e Giovanni Della Mea, conservatore dell’archivio del padre, ha inteso ripercorrere gli ultimi vent'anni di attività dell'artista friulano nato a Raccolana nel 1907 e morto a Udine nel 1968. Negli anni Trenta pittore, disegnatore e incisore, dal 1946 Della Mea si dedicò all'architettura sacra progettando nuovi edifici di culto o ristrutturazioni di chiese già esistenti. La mostra romana, curata da Giorgio Della Longa e Barbara Fiorini, ha proposto una scelta delle tavole disegnate a colori e in bianco e nero dall’architetto per numerose chiese in Friuli e a Trieste, oltre a due disegni per un ponte tra Danimarca e Svezia, segnalati nel 1965 dalla giuria del concorso. Dal punto di vista formale, Della Mea ripercorse, con risultati originali, gli arditi temi strutturali sviluppati da Pierluigi Nervi riuscendo ad interpretare con soluzioni di notevole funzionalità il tema della spazio per il culto, in un periodo delicato sotto il profilo sociale ed ecclesiale che poco dopo avrebbe conosciuto la riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Di quella stagione, scrive l'architetto Della Longa, egli è stato reale anticipatore, “attento a cogliere e a tradurre in opera le sollecitazioni della nuova età ecclesiale”. In occasione della mostra è stato rieditato il catalogo dedicato alla produzione architettonica sacra di Della Mea, pubblicato nel 2012, con l'aggiunta di due contributi, il primo sul rapporto di Della Mea con alcuni artisti contemporanei e il secondo sulla sua attività nel campo dell'architettura civile. (A cura di Adriana Masotti)







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