2013-05-25 16:46:31

Il card. Sandri ordina due vescovi maroniti a Bkerké: “Servono strumenti di pace”


“Abbiamo bisogno di avere, tra i pastori e tra i fedeli, strumenti di pace”. È stato questo l’invito del cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, dopo la celebrazione di oggi a Bkerké, in Libano, durante la quale sono stati ordinati due nuovi vescovi maroniti, mons. Boutros Tarabay per l’eparchia di S. Charbel a Buenos Aires, e mons. Habib Chamieh per l’eparchia di S. Marone di Sydney. Dando il benvenuto ai due nuovi presuli nel collegio episcopale, il cardinale Sandri si è soffermato sull’unità della Chiesa, cioè dei “fedeli attorno al proprio pastore” e di “tutti insieme attorno a Nostro Signore”. L’esortazione del porporato è stata quella “ad essere profondamente radicati nella ricerca della santità”. “Solo in questo modo – ha ricordato – si è fin d’ora servitori della pace e dell’unità”. Il pensiero del prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali è andato poi alle comunità maronite di Sydney e Buenos Aires: due nazioni vaste come l’Australia ed Argentina, ha ricordato, “grazie ai figli della Chiesa che vengono dal piccolo Libano, potranno diventare ancora più grandi”. La presenza dei maroniti ovunque nel mondo, ha inoltre detto il cardinale Sandri rivolgendosi ai presenti, “è speciale perché animata dalle fede cristiana che è l’eredità dei Padri”. Il porporato ha poi portato ai due nuovi vescovi la benedizione di Papa Francesco, di cui ha ricordato l’invito a essere “pastori con l’odore delle proprie pecore”. Dando il suo benvenuto in Argentina al suo “nuovo compatriota”, mons. Chamieh, il cardinale Sandri ha infine ricordato che “tutti, grazie alla Pasqua di Gesù Cristo siamo, come dice l’Apostolo, concittadini dei Santi”. In effetti, ha concluso “la nostra patria è nei Cieli” e ciò ci rende "fratelli e sorelle non solo nel tempo ma anche per l’eternità”. (D.M.)







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