Siria, governo disposto "in via di principio" a partecipare alla Conferenza di pace
Il governo siriano è disposto a partecipare alla Conferenza di pace che dovrebbe svolgersi
nelle prossime settimane a Ginevra. La notizia della disponibilità “in via di principio”
è arrivata tramite il Ministero degli esteri russo. Si registrano divisioni invece
nell’opposizione, i cui dirigenti più importanti sono riuniti a Istanbul fino a domani.
Intanto, la crisi di sicurezza e umanitaria investe sempre più i Paesi vicini. Il
servizio di Davide Maggiore:
Damasco ha annunciato
che parteciperà alla Conferenza di Ginevra “affinché i siriani trovino da soli un
sentiero politico” per risolvere la crisi. L’annuncio arrivato da Mosca si inserisce
nelle trattative sul vertice con il quale Stati Uniti e Russia sperano di porre fine
alla sanguinosa guerra nel Paese arabo. Il governo russo ha però fatto sapere che
non sarà possibile fissare una data per l’incontro di Ginevra, prima che l’opposizione
siriana indichi i suoi rappresentanti. Ma la Coalizione nazionale siriana, principale
sigla d’opposizione, riunita a Istanbul sembra divisa anche sulla proposta del suo
leader dimissionario, Moaz al-Khatib, che aveva offerto ad Assad, ai suoi familiari
e a 500 esponenti del regime un salvacondotto in cambio della rinuncia al potere.
Intanto,
mentre l’Unione Europea discute sull’opportunità di mantenere l’embargo sulle armi
verso la Siria, continuano gli scontri tra sostenitori e oppositori di Assad a Tripoli,
nel Libano settentrionale. Negli ultimi cinque giorni, i morti sono stati oltre 20
e circa 200 i feriti. L’emergenza riguarda anche i rifugiati: sono ormai 195 mila
solo quelli ufficialmente registrati in Turchia.