Oklahoma City. Il vescovo: Chiesa impegnata con tutte le forze negli aiuti
Il presidente Usa, Barack Obama, sarà domenica a Oklahoma City per incontrare le famiglie
colpite dal tornado che, lunedì scorso, ha causato almeno 24 morti, centinaia di feriti
e danni per 3 miliardi di dollari. Intanto, continuano le operazioni di soccorso nel
sobborgo di Moore, il più colpito dal tornado: nelle ultime ore sono stati ritrovati
6 dispersi. Per una testimonianza sulla situazione e l’impegno della Chiesa in questa
emergenza, Christopher Wells ha intervistato mons. Paul Coakley, arcivescovo
di Oklahoma City:
R. – The situation
on the ground, today, around Moore, Oklahoma, is still … La situazione sul terreno
intorno alla cittadina di Moore, in Oklahoma, è sempre caotica. Il numero dei morti
semplicemente non è ancora noto, a tutt'oggi. Gran parte della città è ancora senza
corrente elettrica e senz'acqua, compresa la nostra parrocchia con la chiesa di Sant’Andrea.
Ho appena parlato con il pastore, che ha riparato in un motel alla periferia della
città, la scorsa notte, dove ha trovato un posto con corrente elettrica ed acqua.
Per quel che ne sappiamo, la parrocchia stessa non è stata danneggiata, almeno non
in maniera seria, e sembra che il numero dei feriti tra i parrocchiani di Sant’Andrea
sia abbastanza limitato – ringraziando Iddio. Tutti vogliono aiutare: gli abitanti
di questo Stato sono molto efficienti nel pronto intervento e nell’aiuto ai vicini.
Anche la Chiesa è impegnata, le organizzazioni della comunità: la nostra agenzia cattolica
di beneficenza è il team che fa fronte all’emergenza ed è stata già mobilitata. Abbiamo
creato un link sul sito della Caritas di Oklahoma City, tramite il quale chiunque
voglia può lasciare la sua donazione per dare sostegno alle vittime. Lavoriamo assieme
ad altre agenzie e organizzazioni per portare aiuto.
D. – I soccorsi non potranno
riguardare solamente le necessità concrete, ma anche un aiuto da fornire alle persone
spiritualmente…
R. – That’s very true. We have part of our Catholic Charity’s
Disaster… Questo è profondamente vero. Una parte del nostro gruppo di sostegno
alle vittime del disastro è disponibile a fornire servizi di assistenza psicologica,
per sostenere le persone nelle loro necessità in questo ambito: si tratta di un’attività
che forniamo regolarmente in situazioni di disastro. Ovviamente, diamo anche assistenza
pastorale e spirituale a coloro che ne fanno richiesta, attraverso la parrocchia,
nelle parrocchie circostanti. Purtroppo, lo abbiamo sperimentato molte volte - in
particolare nel 1995, quando ci fu l’attentato all’edificio federale in Oklahoma City
- sostenendo le famiglie, i feriti, le persone che avevano perso i loro cari. E anche
aiutando i primi soccorritori, che pure vivono esperienze veramente drammatiche quando
si trovano faccia a faccia con quella sofferenza terribile.