2013-05-23 11:05:31

Migramed. Appello di Caritas Internationalis sulla Siria. Voci da Libano e Turchia


Un milione e mezzo di profughi fuggiti dalla Siria, con 10.000 nuovi ingressi al giorno alle frontiere di Turchia, Libano, Giordania, Iraq fino all’Egitto. Fuggono anche i cristiani. Ogni Paese regge da anni una media di mezzo milione di presenze. Un po’ meno in Iraq ed Egitto, ma pur sempre un peso enorme, con tensioni sociali sul punto di esplodere e problemi emergenti come la tratta di persone a scopo di sfruttamento lavorativo e sessuale, i matrimoni forzati. In Libano, ma anche in Turchia, alcune famiglie vendono figlie giovanissime per 5.000 dollari. Le donne si prostituiscono per soli 3 dollari. E molti siriani, visto che il conflitto non accenna a placarsi, stanno cercando vie di fuga verso l’Europa. Caritas internationalis, impegnata per la Siria con progetti pari a circa 15 milioni di euro (destinati alle varie Caritas locali che aiutano complessivamente oltre 100 mila persone), lancia un appello in cinque punti per chiedere la fine delle violenze, la ricerca di una soluzione diplomatica e maggiore solidarietà. Lo ha fatto al Migramed meeting in corso in questi giorni ad Otranto, organizzato da Caritas italiana, che vede oltre 100 partecipanti dalle Caritas diocesane, europee e del bacino del Mediterraneo. (R.P.)







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