2013-05-23 14:35:56

Il Papa ai vescovi europei: tenere viva la questione di Dio con coraggio e pazienza


Il Papa ha ricevuto i membri della Presidenza della Commissione degli Episcopati della Comunità Europea (Comece): il cardinale presidente Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, accompagnato dai vicepresidenti: mons. Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio, mons. Virgil Bercea, vescovo di Oradea Mare dei Romeni, mons. Jean Kockerols, vescovo tit. di Ieper, ausiliare di Mechelen-Brussel, e da padre Patrick Daly, segretario generale. Sull’incontro Sergio Centofanti ha sentito mons. Gianni Ambrosio:RealAudioMP3

R. - E’ stato un incontro molto bello, perché abbiamo visto che il Papa è molto attento alla questione europea e, soprattutto dopo aver ricevuto anche personalità europee, ci ha invitati a tenere davvero sempre viva la questione di Dio e a parlare di Dio, perché senza il riferimento a Dio anche le leggi degli uomini rischiano di essere molto disattese. Ci ha poi invitati ad avere coraggio e speranza, ma - nello stesso tempo - anche molta pazienza, proprio perché non dobbiamo sedurre, ma dobbiamo convincere. L’invito che ha fatto alla Comece, l’invito che ha fatto alle Chiese europee è proprio quello di entrare nel dialogo, parlare di Dio, parlare dei grandi problemi, ma anche davvero con una grande pazienza proprio in vista del convincimento. Quindi uno stimolo molto importante per il nostro lavoro, che stiamo svolgendo come vescovi della Comece.

D. - Quali sono stati i punti principali al centro di questo colloquio?

R. - Anzitutto questo della speranza, della fiducia e della questione di Dio. In secondo luogo, la questione della demografia, perché se l’Europa non guarda al futuro, non potrà avere storia e il futuro è nei giovani. Allora un invito anche, appunto, ad essere capaci di generare, di chiamare alla vita da parte delle coppie, perché solo in questo modo si garantisce il futuro dell’Europa, con quella civiltà europea piena di quei valori cristiani da diffondere anche agli altri continenti. Quindi un invito alla speranza e alla fiducia, ma anche a una generatività per favorire le nascite dei figli, la vita accolta dall’inizio alla fine. Ecco il messaggio che il Papa ha voluto lasciare a tutti noi come impegno della nostra attività come Comece.

D. - Papa Francesco è molto attento anche ai temi della famiglia e, in questo momento, in Europa la famiglia sta attraversando un periodo di grave crisi…

R. - Ovviamente anche causata dalla crisi economica. Ma proprio nella famiglia è possibile - ci ha detto il Papa - trovare la risorsa buona, perché le buoni reti familiari possono infondere quella speranza e quella fiducia che sta mancando. Ha citato anche “Ecclesia in Europa”, il documento di Giovanni Paolo II, in cui appunto invitava gli europei a guardare avanti, il futuro, perché altrimenti viene meno nel cuore la speranza. Ma la speranza fondata è in Cristo e quindi invitava ad essere davvero capaci di evangelizzare l’Europa con quella capacità di dialogo e di convincimento che ha segnato tutta la civiltà europea.

D. - E sul fronte della crisi economica che sta vivendo l’Europa, quali le esortazioni del Papa?

R. - E’ sempre stata una esortazione ad avere coraggio, ad avere fiducia, ad avere speranza. Anche i momenti delle difficoltà - ci ha ricordato - sono importanti per renderci conto che la vita è un dono ed è un dono prezioso di cui dobbiamo essere responsabili in ogni momento e in ogni circostanza. Anche la sofferenza è un passaggio difficile certamente, ma anche un passaggio educativo proprio per crescere nella solidarietà e per riporre la nostra fiducia in Dio.







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