2013-05-23 07:56:52

Ad Amman riunione degli “Amici della Siria”. Un futuro senza Assad dopo il conflitto


In Siria non si fermano gli scontri. Gli oppositori avrebbero conquistato una caserma nella provincia nord-occidentale di Idlib uccidendo 40 soldati. Sul fronte armi chimiche, nuovo monito dell’Onu che chiede al regime di Assad di consentire l’accesso di esperti per accertare il loro utilizzo. Intanto ad Amman si è chiuso l’incontro degli 11 Paesi cosiddetti “amici della Siria”. Il servizio di Marina Calculli:RealAudioMP3

Riuniti nella capitale giordana Amman gli "Amici della Siria" hanno ribadito ieri che non c’è futuro possibile della Siria con “Assad, il suo regime e i suoi sodali”, si legge nel testo diffuso dopo la riunione. E’ proprio su questo punto, d’altra parte, che le trattative di pace sono arenate. Il gruppo ha inoltre annunciato di voler intensificare gli aiuti verso i ribelli. John Kerry, dal suo canto, ammette che le truppe lealiste stanno guadagnando terreno, anche grazie ai rinforzi di Hezbollah. Questo però – secondo il segretario di stato – non può prevedere una vittoria militare. Secondo Kerry, tuttavia, sono necessarie trattative politiche. Israele intanto si dice pronta ad attaccare la Siria subito dopo l’eventuale caduta di Bashar per impedire che le armi finiscano nelle mani di Hezbollah o degli estremisti jihadisti. All’ONU intanto crescono i timori di fronte ad un aumento dell’uso di armi chimiche nel Paese. La commissione incaricata di indagare ha rinnovato l’appello a Damasco perché consenta agli esperti di entrare in Siria.







All the contents on this site are copyrighted ©.