Vietnam: cattolici in preghiera per la liberazione degli attivisti cristiani di Vinh
Cattolici, attivisti per i diritti umani, membri della società civile e organismi
internazionali continuano la loro mobilitazione per il rilascio dei 14 attivisti cristiani
- 13 cattolici e un protestante - condannati a varie pene detentive, per un massimo
di 13 anni di prigione. Dopo numerosi rinvii, oggi è in programma l'udienza di otto
imputati, che compaiono davanti ai giudici della Corte suprema di Vinh, provincia
di Nghe An, nel nord del Vietnam. In questo mese di maggio, dedicato nel Paese asiatico
alla Madonna e ai fiori, la comunità cattolica si stringe attorno ai giovani, finiti
alla sbarra con l'accusa di "sovversione" contro lo Stato, e si appella al governo
di Hanoi perché liberi persone del tutto estranee ai fatti ascritti. Attivisti e organizzazioni
internazionali non hanno risparmiato critiche verso il governo, per l'arresto illegale
e la successiva condanna. Gruppi di cittadini ricordano che "le autorità locali hanno
sfruttato l'uso di forze paramilitari per arrestare e reprimere l'azione [politica]
di dissidenti e patrioti". Essi puntano il dito contro la sproporzione della condanna
emessa, a fronte di prove inesistenti e capi di accusa infondati. A difesa dei 14
attivisti cristiani sono scesi in campo anche nazioni europee, commissioni asiatiche
e internazionali pro-diritti umani, per chiedere il loro rilascio e la fine di processi
ingiusti e perpetrati in base a false accuse. Finora sono state anche raccolte oltre
30mila firme, in cui si chiede alle autorità comuniste di intercedere per la liberazione.
Alla vicenda dei giovani cristiani in carcere - e in attesa di appello - si legano
a doppio filo le carcerazioni arbitrarie ai danni di attivisti e nazionalisti, colpevoli
solo di aver dimostrato in piazza in modo pacifico contro l'aggressione "imperialista"
di Pechino nel mar Cinese meridionale. Fra di essi vi sono la 21enne studentessa cattolica
Nguyen Phouong Uyen e il giovane Dinh Nguyen Kha, altri 36 blogger accusati di crimini
di rete e "dissidenti pacifici" in galera per reati di opinione. Per la liberazione
di attivisti e cristiani, nei giorni scorsi la comunità cattolica vietnamita si è
più volte riunita in preghiera; il 19 maggio si è tenuta una messa speciale nella
parrocchia di Thai Ha - già al centro di controversie con il governo locale per il
possesso di alcuni terreni e del monastero del Carmelo - alla quale hanno partecipato
oltre mille fedeli. Il superiore provinciale dei Redentoristi ha infine chiesto preghiere
alla Madonna per il bene della Chiesa, dei fedeli e di tutto il Paese. (R.P.)