Istat: manca il lavoro per la crisi. L'integrazione sociale a rischio. E' il fallimento
dell'azione politica.
Disoccupati sfiduciati
che non cercano più lavoro, Potere d'acquisto ridotto, consumi delle famiglie in forte
calo. La crisi economica, secondo il "Rapporto Annuale 2013 sulla situazione dell'Italia",
firmato dall'Istat, porta i giovani tra i 15 ed i 29 anni a non andare a scuola e
a non cercare lavoro. Un quadro preoccupante, con ricadute dirette anche sui processi
di integrazione sociale del Paese, dove non solo gli italiani ma anche i migranti
in arrivo dalle sponde del Mediterraneo sono a rischio. Per Manuela de Marco, dell'ufficio
immigrazione di Caritas italiana, ad Otranto (Le) per il Meeting internazionale Caritas
sui temi delle migrazioni, la crisi economica "oltre alla mancanza di lavoro che genera
precarietà e talvolta scontri sociali, toglie fondi alle strutture incaricate di seguire
ed aiutare i migranti sul territorio nazionale". I dati Istat, sono confermati
anche dall'indagine del rapportogiovani.it avviata dall'Istituto Giuseppe Toniolo
di Milano in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano e la Fondazione Cariplo.
Per il prof. Alessandro Rosina, docente di Demografia e Statistica della Cattolica,
"In Italia abbiamo uno dei valori più elevati di under 25 senza lavoro e di giovani
che non studiano. Una situazione simile e preoccupante anche per gli under 30". Una
realtà che chiama in causa la politica e quanti gestiscono il bene comune del Paese
per l'incapacità dimostrata nel trovare possibili soluzioni ai problemi. (a cura
di Luca Collodi)