2013-05-22 12:28:30

Giordania: marcia di preghiera per i vescovi siriani rapiti


Più di duemila persone hanno attraversato martedì sera Amman con in mano le candele, per invocare la liberazione dei vescovi e dei sacerdoti rapiti in Siria e chiedere il dono della pace per tutto il Medio Oriente. La marcia di preghiera e silenzio - riferisce l'agenzia Fides - è partita dalla cattedrale greco-ortodossa della Presentazione di Gesù al Tempio e si è snodata fino a quella siro ortodossa di Sant'Efrem, passando davanti alla chiesa cattolica di Santa Maria di Nazareth, presso il vicariato latino. La marcia con le candele, convocata a un mese dal rapimento dei due vescovi di Aleppo – il metropolita siro ortodosso Mar Gregorios Yohanna Ibrahim e quello greco ortodosso Boulos al-Yazigi, sequestrati il 22 aprile - era guidata da capi e rappresentanti delle Chiese e delle comunità ecclesiali presenti in Giordania. All'arrivo nella cattedrale siro-ortodossa, l'arcivescovo Maroun Lahham - vicario patriarcale per la Giordania del patriarcato latino di Gerusalemme - ha letto una dichiarazione sottoscritta da tutti i vescovi e i capi delle Chiese e delle comunità ecclesiali locali in cui si esprime la ferma condanna dei rapimenti che hanno avuto per vittime “due tra le più rilevanti personalità arabe cristiane del nostro tempo” e si prega “il Signore onnipotente affinchè riporti tranquilità e stabilità nell'amata Siria”. Nel loro appello, i leader cristiani hanno anche reclamato “il rispetto dei Luoghi Santi in Palestina, specialmente a Gerusalemme Est” e hanno invocato l'Onnipotente di “benedire il Regno Hashemita di Giordania e custodire il dono della stabilità, della sicurezza e della preziosa unità nazionale sotto la guida del Re Abdullah II Ibn Al Hussein”. “Abbiamo pregato affinchè la Giordania non sia contagiata dai conflitti che stanno facendo soffrire i popoli dei Paesi vicini” dichiara a Fides l'Arcivescovo Maroun Lahham. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 23 maggio







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