Congo: si combatte attorno a Goma. Ban Ki-moon a Kinshasa
Proseguono alle porte di Goma i combattimenti tra i ribelli del Movimento del 23 marzo
(M23) e l’esercito regolare congolese (Fardc) mentre a Kinshasa è cominciata la visita
ufficiale del Segretario generale Onu Ban Ki-moon. Gli scontri si stanno concentrando
nel villaggio di Mutaho, a una decina di chilometri a nord del capoluogo della provincia
del Nord Kivu, nell’est del Paese, al confine con Rwanda e Uganda. Il colonnello Olivier
Hamuli, portavoce militare dell’esercito regolare nella ricca provincia mineraria
- riferisce l'agenzia Misna - ha assicurato che “non abbiamo perso alcuna posizione”,
accusando i ribelli di voler prendere il controllo di Mutaho e di “lanciare deliberatamente
bombe sulle popolazioni”. Fonti Onu sul posto hanno confermato che razzi di lunga
gittata hanno raggiunto Muguet, quartiere a ovest di Goma che ospita un campo sfollati.
Anche la zona di Ndosho sarebbe stata colpita da ordigni utilizzati dall’M23. Oltre
ad aver causato lo sfollamento di più di un migliaio di civili, arrivati al centro
di Goma per mettersi al riparo, i scontri hanno già provocato almeno 19 vittime e
27 feriti, in base all’unico bilancio ufficiale diffuso dal governo. Il responsabile
della società civile del Nord Kivu, Omar Kavota, ha denunciato all’emittente Onu in
Congo ‘Radio Okapi’, la presenza di soldati ruandesi che combattono affianco ai ribelli.
“Tutto ciò era prevedibile e noi avevamo già avvertito le autorità congolesi che hanno
reagito in ritardo. Almeno 300 uomini dell’esercito ruandese hanno varcato il confine
a piedi a Gasizi e poi sono passati per Kingarambe per raggiungere i ranghi dell’M23”
ha detto Kavota, sottolineando che “in realtà l’obiettivo è quello di attaccare Goma
e sfidare la brigata di intervento Onu”. La ripresa dei combattimenti, dopo sei mesi
di tregua, viene ricollegata da fonti locali e osservatori al dispiegamento in corso
di soldati africani – inviati da Tanzania, Sudafrica e Malawi – con mandato offensivo
per lottare ai gruppi armati che da anni destabilizzano il Nord Kivu. Il riaccendersi
delle violenze in Nord Kivu sarà uno dei temi centrali della visita di Ban, arrivato
a Kinshasa con il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim. In teoria il Segretario
generale Onu è atteso per oggi a Goma, prima di partire per Kigali (Rwanda) e Entebbe
(Uganda). Con il presidente Joseph Kabila e le autorità dei Paesi confinanti, coinvolti
nella crisi, Ban valuterà l’attuazione dell’accordo di Addis Abeba, firmato lo scorso
febbraio per ristabilire la pace nell’est del Congo, condizione necessaria per lavorare
allo sviluppo economico della regione. Alla vigilia dell’arrivo del massimo esponente
Onu, i principali partiti di opposizione si sono uniti in un “Fronte comune dell’opposizione”
(Fco) con la speranza di ottenere un colloquio con Ban. La nascita del fronte – costituito
dall’Udps, Unc, liberali, Fac e Ufc – è stata pensata anche in vista del dialogo nazionale
promesso da Kabila per tentare di riappacificare la vita politica dopo le contestate
elezioni generali del 2011. (R.P.)