Brasile: il Consiglio Missionario denuncia la repressione contro gli indigeni
Il Consiglio Missionario Indigeno (Cimi), ha rilasciato una dichiarazione dove ha
denunciato il modo “illegale e autoritario” con il quale i missionari e il personale
del Cimi sono stati trattati dalla Polizia Federale nello stato del Mato Grosso do
Sul, nel comune di Sidrolândia, nel corso delle operazioni di sgombero della fattoria
Buriti, occupata dagli indigeni dal 15 maggio. Il comunicato ricorda avvenimenti analoghi
nei quali la polizia ha espulso i giornalisti o membri del Cimi, come nel caso della
centrale idroelettrica di Belo Monte. "In Brasile, sempre più spesso, la polizia assume
il ruolo di interlocutore politico nei conflitti per la terra e le violazioni dei
diritti dei popoli indigeni. Ciò che sta accadendo è la militarizzazione dei conflitti
legati alla lotta per i diritti indigeni. L'istituzionalizzazione di questa pratica
è un brutale attacco contro l'esercizio della professione di un giornalista, contro
la libertà delle organizzazioni sociali e, ancor di più, contro le relazioni democratiche
e di diritto stabilite nella nostra società. Denunciamo questo atto di censura ingiustificato,
arbitrario e illegale", si legge nel comunicato inviato a Fides. (R.P.)