Un “appello urgente” per aiutare la Siria in loco e “un appello urgente alla politica
affinché faccia finalmente qualcosa” è stato espresso a Vienna dal card. Christoph
Schönborn, presidente della Conferenza episcopale austriaca e arcivescovo della capitale.
Il cardinale ha illustrato la situazione drammatica nel Paese mediorientale, che “colpisce
in modo particolarmente forte i cristiani, presi tra due fuochi”. Grazie alla rete
della Caritas locale, il card. Schönborn si è detto “certo che gli aiuti che arriveranno
in Siria giungeranno davvero alle persone”. Insieme con il direttore della Caritas
viennese, Michael Landau, il cardinale ha pertanto invitato ad aiutare i profughi
siriani con l’iniziativa “Nachbar in Not”. “La catastrofe umanitaria in Siria è allarmante”,
ha raccontato Landau, sottolineando che “sui circa 22, 5 milioni di abitanti, un buon
quarto è in fuga”. Il direttore della Caritas Vienna ha riferito sulla situazione
esplosiva del Libano, che ha finora accolto un milione e mezzo di siriani. “Ogni giorno,
nei Paesi vicini viene registrato l’arrivo di 7.000 nuovi profughi provenienti dalla
Siria”. Pertanto, ha proseguito, “la più grande sfida ora è occuparsi dei rifugiati
in loco. Si tratta”, ha detto, di far sopravvivere la gente nella stessa regione.
Perciò, ogni aiuto è importante”. (R.P.)