"Il Libano non è a
rischio contagio per la guerra in Siria. Vero è tuttavia che, per ragioni storiche,
culturali, economiche e anche territoriali, una certa continuità di fatto tra la realtà
siriana e quella libanese c'è sempre stata". Il giornalista Lorenzo Trombetta,
inviato Ansa a Beirut, da anni esperto di Siria, in Italia in
questi giorni per presentare il suo ultimo libro "Siria. Dagli Ottomani agli Asad.
E Oltre" (Ed. Mondadori Università), commenta nei nostri studi i sanguinosi combattimenti
che proseguono nel paese e il coinvolgimento delle milizie sciite Hezbollah, alleate
di Damasco e di Teheran. Trombetta, ideatore del sito www.sirialibano.com,
spiega le ragioni endemiche che hanno portato al progressivo acuirsi della crisi in
Siria, i non nuovi interessi russi verso la regione, le peculiarità della composita
società siriana e le conseguenze della mancanza di libertà attuata dal regime. "Noi
siamo già morti - racconta, ricordando la testimonianza di un giovane siriano che
ha abbracciato la causa dei ribelli - la tortura e la morte finirebbero solo per ammazzare
chi è già morto. Non abbiamo scelta". (a cura di Antonella Palermo)