Tav, i sindacati: non prendere di mira gli operai. Il vescovo di Susa invita alla
calma
"L'ultimo recente attacco al cantiere Tav non è stato un fatto qualunque ''. Lo ha
detto il procuratore Giancarlo Caselli al Salone del Libro di Torino. Il punto - ha
aggiunto- “è che il problema non resti appannaggio di forze dell'ordine e magistratura.
Occorrono competenze, sensibilità e sapere diversi per affrontare questa delicata
questione''. Da parte sua il governatore del Piemonte, Roberto Cota è tornato stamani
a difendere la Torino-Lione ribadendo che è utile continuare a spiegare le ragioni
di quest'opera. Intanto non si placa la tensione in Val di Susa dopo le minacce ad
alcuni operai nei giorni scorsi. Alessandro Guarasci:
Nel disinnescare
la tensione, un compito fondamentale lo avrà la task force che si è insediata
al ministero dei Trasporti. Ne faranno parte il Ministero e gli enti locali. Sul web
circolano accuse agli operai che lavorano sui cantieri, chiamati crumiri: alcuni di
loro temono per la loro sicurezza. I "no tav" definisco azioni non violente tagliare
le reti e sabotare i macchinari. Preoccupazione nelle parole del segretario Cisl Torino
e Canavese, Mimmo Lo Bianco:
"Bisogna mettere in campo anche iniziative,
un maggiore coinvolgimento delle comunità al fine di sensibilizzare un po' sul tema
delle grandi opere, sicuramente sul rispetto dell'ambiente, ma anche difendere il
diritto al lavoro".
E il vescovo di Susa, mons. Alfonso Badini Confalonieri,invita tutti alla calma:
"La riflessione dev'essere specialmente sulla
democrazia e sulla libertà, perché qui in Italia non si può più essere liberi di portare
avanti le cose - sia da parte del governo, sia da parte degli enti pubblici, sia da
parte dei privati - che si ritenga giusto fare".
Fatto sta che parte della
popolazione locale non vuole quell’opera, giudicata dannosa per il territorio. Per
Lo Bianco lo scontento però nasconde qualcosa di più:
"Anche per avere una
visibilità che nasconda una crisi politica, morale, etica, l'emergenza lavoro, il
welfare... Posso dire una cosa: su 8 miliardi di euro, il 5% dell'intera opera è devoluta
a opere di compensazione".
Le opere compensative, a questo punto, saranno
fondamentali per evitare che la tensione salga ancora di più.