2013-05-17 12:05:45

Congo. A Benio nel Nord Kivu calma precaria. I ribelli alle porte


“Le attività commerciali sono riprese regolarmente e i bambini hanno cominciato a ritornare a scuola. In apparenza tutto è normale ma in realtà viviamo in una situazione di calma precaria. I ribelli sono alle porte della città e al centro alcuni circolano vestiti da civili”: lo dicono all'agenzia Misna fonti missionarie contattate a Beni, località del Nord Kivu sull’altopiano del monte Ruwenzori, non lontano del Parco nazionale del Virunga. Due giorni fa un gruppo di miliziani Mayi Mayi ha cercato di prendere il controllo della città, scontrandosi per diverse ore con le Forze armate della Repubblica democratica del Congo (Fardc). L’emittente locale ‘Radio Okapi’ ha riferito che gli scontri hanno causato almeno 40 morti, di cui 32 ribelli e otto soldati regolari. Un precedente bilancio faceva riferimento a 26 vittime. “Viviamo nel timore di nuovi attacchi. L’annuncio da parte dell’Onu del prossimo dispiegamento della brigata speciale sta spingendo i ribelli a riorganizzarsi e ad agire. Il loro obiettivo è quello di prendere il controllo di porzioni di un territorio ricco di risorse naturali. L’assalto a Beni rientra in questa logica” prosegue la fonte locale. Dall’inizio del mese i combattenti Mayi Mayi hanno messo a segno diverse incursioni nel territorio del Nord Kivu, tra cui un fallito tentativo di uccisione del sindaco di Beni, Nyonyi Bwanakawa e violenze ai danni dei civili a Kabasha, una località che dista 20 chilometri da Beni. Da diversi mesi fonti locali della società civile e operatori umanitari denunciano una crescente insicurezza alimentata da gruppi Mayi Mayi in lotta tra di loro e con le Fardc. “La situazione sul terreno si sta deteriorando. Per evitare sgradevoli sorprese l’esercito congolese e la missione Onu (Monusco) devono stare in allerta e rafforzare il dispositivo di sicurezza”: l’appello è stato lanciato pochi giorni fa da Omar Kavota, vice-presidente della società civile della turbolenta provincia mineraria dell’est del Congo. Dalla nascita della ribellione del Movimento del 23 marzo (M23), nell’aprile 2012, le truppe regolari congolesi sono state dirottate verso le roccaforti dell’M23, lasciando scoperte ampie porzioni di una vasta regione contesa da una miriade di milizie armate. A breve nel Nord Kivu, confinante con il Rwanda e l’Uganda, verrà dispiegata una brigata di intervento dell’Onu con un mandato offensivo. (R.P.)







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