Milano: incontro sui diritti e doveri dei cittadini europei
In Europa è riconosciuto il mio titolo di studio? Se sì, come? Cosa posso mettere
con sicurezza nel piatto nei vari Paesi? Come funziona l’assistenza sanitaria in Ue?
Chi mette in campo le politiche sociali per migliorare la qualità dell'aria a livello
europeo? La risposta a ognuna di queste domande esiste e conoscerla dovrebbe essere
un diritto e un dovere di ogni cittadino dell’Unione europea. Su questo e molto altro
si discuterà questa mattina nella tappa milanese di “Europa in Città”, nella Facoltà
di Scienze Politiche dell’Università di Milano, in via Conservatorio 7. L’incontro
tra europarlamentari e cittadini, dedicato al tema “Anno europeo dei cittadini: diritti
e doveri”, è molto in linea con le finalità dell’Anno europeo dei cittadini (quale
è stato ufficialmente proclamato il 2013), ovvero rafforzare la consapevolezza e la
conoscenza dei diritti e delle responsabilità connessi alla cittadinanza dell’Unione,
con l’obiettivo di permettere ai cittadini europei di esercitare pienamente i propri
diritti, e incrementare la comprensione reciproca tra loro, le istituzioni dell’Unione
e gli Stati membri. Sono oltre trenta i settori tematici su cui l’Unione Europea legifera
e ognuno di loro influenza in modo concreto la nostra vita, solo che nessuno, o quasi,
ne è davvero consapevole. Prendere finalmente coscienza di essere parte di una Comunità
reale che da vent'anni implica l’appartenenza a una cittadinanza allargata, imparare
a interagire con lei e a conoscerne l'effettiva influenza sulla nostra quotidianità
e i diritti comporta è l'obiettivo principale dell'iniziativa “Europa in Città” 2013
che, inaugurati i lavori a Pescara il 19 aprile scorso, tocca le cinque circoscrizioni
del Paese, con l’intento di fornire uno strumento in più di conoscenza delle istituzioni
europee in vista delle elezioni del 2014. L’iniziativa è aperta a tutti e si rivolge
con particolare attenzione ai giovani. L'abbattimento delle barriere fisiche tra uno
Stato europeo e l'altro e la conseguente possibilità di spostarsi in piena libertà
che, specie ai ragazzi, può apparire quasi un dato scontato è in realtà il frutto
di un lungo e faticoso cammino. Un percorso che ora più che mai deve proseguire nella
costruzione di una identità europea forte e consapevole, capace di contrastare gli
spettri dell’euroscetticismo. Proprio in quest’ottica trova il suo significato più
alto “Europa in città” che, portando le istituzioni europee tra i cittadini, si impegna
a promuovere il dialogo e la partecipazione. (R.P.)