Libertà religiosa: oggi a Istanbul incontro della Chiesa cattolica e ortodossa
“Il fondamento del diritto della libertà religiosa viene dal profondo della dignità
della persona umana. È pertanto un diritto fondamentale della persona, del suo rapporto
con Dio e questo significa che non è soltanto un diritto che qualcuno o uno Stato
o le Nazioni Unite possono conferire ma appartiene alla natura umana”. È mons. Duarte
da Cunha, segretario generale del Consiglio delle Conferenze episcopali europee, a
delineare all'agenzia Sir Europa il “messaggio” che le Chiese d’Oriente e di Occidente
vogliono lanciare oggi da Istanbul in occasione di un seminario di studio su “La libertà
religiosa oggi. L’editto di Milano dell’imperatore Costantino: 1700 anni dopo”. Dopo
la intensa tre giorni di Milano, è il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli a promuovere
l’evento in collaborazione con il Ccee. Sono giunte ad Istanbul due delegazioni rappresentanti
le Chiese ortodosse e la Chiesa cattolica del continente europeo. Fanno parte della
delegazione cattolica oltre al presidente del Ccee Cardinale Péter Erdő, anche mons.
Youssef Soueif, arcivescovo Maronita di Cipro, mons. Maroun Elias Lahham, vescovo
ausiliare e vicario del Patriarcato latino di Gerusalemme per la Giordania che porterà
la testimonianza della situazione dei cristiani in Medio Oriente e il vescovo francese
di Dijon, mons. Roland Minnerath. “Credo - dice mons. Da Cunha - che i cristiani siano
consapevoli di questo diritto fondamentale della dignità della persona umana e vogliono
pertanto dare il loro contributo in quanto Chiese perché non si tratta di difendere
un’esigenza ma di riconoscere e far riconoscere qualcosa che appartiene alla dignità
della persona”. L’incontro di oggi a Istanbul ha inoltre una importante valenza ecumenica.
“Il fatto che sia promosso dal Patriarca ecumenico Costantinopoli e il fatto che abbia
voluto celebrare i 1700 anni dell’editto di Milano a Istanbul invitando il Ccee non
solo ad essere presente ma a collaborare e a portare una delegazione della Chiesa
cattolica è segno che i rapporti tra ortodossi e cattolici, sono fecondi soprattutto
quando si parla di questioni essenziali e comuni come la libertà religiosa e i diritti
umani”. (R.P.) Ultimo aggiornamento: 17 maggio