Cina: dopo oltre 50 anni celebrata la Messa nella cattedrale ortodossa di Shanghai
Centinaia di fedeli hanno partecipato mercoledì a Shanghai, alla divina liturgia officiata
dal patriarca di Mosca, Kirill, nella cattedrale ortodossa della Madre di Dio "Garante
dei peccatori". Si è trattato - riferisce l'agenzia AsiaNews - della prima funzione
religiosa svoltasi nella chiesa in oltre 50 anni. "E' significativo che questo avvenga
nel periodo pasquale", ha detto il Patriarca, che conclude così la sua "storica" visita
in Cina. La prima di un leader religioso russo nel Paese. La rinascita di questa chiesa
- ha aggiunto, citato da Interfax - "è parte della rinascita della Cina e della grande
nazione cinese". Il capo della Chiesa russo-ortodossa - che sta cercando di riaffermare
la sua influenza sulla comunità ortodossa nella Repubblica popolare - ha poi ringraziato
tutti i fedeli, che hanno contribuito alla vita di questa chiesa e "specialmente i
due sacerdoti che hanno prestato servizio nella cattedrale 50 anni fa". La costruzione
della cattedrale di Shanghai è iniziata nel maggio del 1933. A lanciare una raccolta
fondi era stato l'allora arcivescovo Simon (Vinogradov). La chiesa è stata terminata
nel 1937 e può ospitare circa 2.500 persone. Era motivo di orgoglio per gli immigrati
russi, che la chiamavano "il Cremlino dell'ortodossia cinese". Le funzioni religiose
sono state interrotte negli anni della Rivoluzione culturale e da allora non sono
mai più riprese. L'edificio è stato nazionalizzato e riconvertito in un magazzino.
Al suo interno ospita ora un museo. Al momento, la cattedrale è controllata dal comune
di Shanghai. L'ortodossia non rientra nelle cinque religioni riconosciute ufficialmente
dalla Cina. Il governo permette ai fedeli ortodossi, in gran parte discendenti di
emigrati russi, di riunirsi per la messa nel consolato della Federazione russa a Shanghai
o saltuariamente nella più piccola chiesa di San Nicola, che negli anni '90 era usata
come ristorante. Molti dei partecipanti alla funzione religiosa hanno espresso il
desiderio che la cattedrale venga presto restituita alla comunità. "Nutriamo questa
speranza - ha detto alla Afp la studentessa Ira Pererva - la questione è stata trattata
ai massimi livelli, ma ancora senza risultato". Secondo una fonte diplomatica, citata
dall'agenzia francese, l'amministrazione comunale di Shanghai teme di fare concessioni
che possano portare alla rivendicazione di altre proprietà religiose. Anche la comunità
ebraica cittadina mira a ottenere almeno un maggiore accesso alle rimanenti sinagoghe.
(R.P.)