2013-05-15 18:20:27

Omicidio Kabobo. Gesto di follia. E poi?


RealAudioMP3 "La gente a Milano ha capito che si è trattato di un gesto violento ma che non ha avuto nessun risvolto razzista. Nella comunità di Niguarda ho raccolto un grande dolore, una grande compostezza, un sentimento di profonda pietà per le vittime, di vicinanza ai familiari e la voglia di stringersi per continuare a proporre vita buona". Il vicario episcopale della diocesi ambrosiana Mons. Carlo Faccendini, commenta ai nostri microfoni quanto accaduto nel capoluogo lombardo sabato scorso: l'aggressione, da parte di un trentenne ghanese a colpi di spranga e piccone, a cinque persone, tre delle quali sono morte. "Questo episodio un po' ripropone il problema della sicurezza - precisa il presule - però ho l'impressione che con il passare del tempo, man mano che esso viene correttamente interpretato e valutato, i cittadini sentano la questione come normalmente la vivono in una grande città. Sulla necessità dei pattugliamenti militari a Milano, non saprei pronunciarmi. La polizia fa un servizio egregio in città. Certo, di fronte a gesti improvvisi come questo si resta smarriti. Non si può comunque imputare un fatto del genere ad un deficit di presidio della città". Che fare dunque per prevenire? Sicuramente occorre rinnovare cura, attenzione, capacità di accoglienza di queste persone immigrate. E la città devo dire che non ha abbassato la guardia su questo fronte. Per quanto vada risvegliato il senso di disponibilità allo straniero, mi pare che Milano si sia dimostrata sempre aperta". (a cura di Antonella Palermo)







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