Myanmar: naufragio di un'imbarcazione con decine di sfollati Rohingya
Un’imbarcazione che trasportava tra 100 e 200 sfollati musulmani della minoranza Rohingya
è naufragata al largo delle coste del Myanmar, ma il bilancio delle vittime e di eventuali
dispersi non è stato ancora reso noto. A darne notizia - riporta l'agenzia Misna -
è stato l’Ufficio di coordinamento degli Affari umanitari dell’Onu, precisando che
la nave avrebbe dovuto portare gli sfollati verso un altro Campo prima dell’arrivo
di un ciclone atteso per le prossime ore. “La nave è affondata dopo essere salpata
dalla località di Pauktaw. A bordo c’erano numerosi sfollati delle violenze religiose
del 2012, ma non possiamo ancora comunicare il numero delle vittime né quello dei
dispersi” ha dichiarato Kirsten Mildren dell’Ocha. Mentre sono in corso operazioni
di ricerca e salvataggio in mare, il governo di Yangon non ha ancora dato conferma
ufficiale della sciagura. Nei giorni scorsi le autorità locali hanno deciso di far
spostare centinaia di sfollati che finora vivevano in strutture precarie e sovraffollate,
temendo per la prossima stagione delle piogge che si manifesta con violenti cicloni.
Nelle prossime ore un ciclone dovrebbe raggiungere le coste dello Stato di Rakhine
e del vicino Bangladesh, già in stato di allerta. Pauktaw è una località dell’instabile
Stato occidentale di Rakhine, dove circa 140.000 persone vivono in campi sfollati
dopo le violenze interreligiose cominciate nel 2012 tra la minoranza musulmana Rohingya
e buddisti di etnia Rakhine. Le forti tensioni, che si sono nuovamente manifestate
il mese scorso, hanno già causato più di 200 morti. In realtà le rivalità tra le due
comunità hanno radici più profonde e durano da oltre un decennio: nel 1997 violenti
attacchi contro le moschee si erano verificati in seguito alla notizia, rivelatasi
falsa, dello stupro di una ragazza buddista da parte di musulmani. Lo scorso ottobre
130 Rohingya in fuga dalla regione occidentale, a bordo di una scialuppa salpata dal
porto di Sabrang, in Bangladesh, e diretta verso la Malesia, sono morti annegati al
largo del Golfo del Bengale. (R.P.)