2013-05-13 14:05:42

Visita dei vescovi nigeriani nel nord del Paese: "La Chiesa è con voi"


Si fa sentire in questi giorni “l’onda d’urto” della terribile carneficina avvenuta il 19 aprile scorso a Baga, nel nordest della Nigeria, dove, nel corso di un’operazione dell’esercito contro gli estremisti di Boko Haram, sono rimasti uccisi 200 civili e circa duemila case sono andate distrutte. Da quel momento, è iniziato un lungo esodo della popolazione sopravvissuta verso le aree di Diffa e di Bosso, nel vicino Niger, che però sono le più povere del Paese, provate lo scorso anno da gravi inondazioni che hanno devastato i raccolti. Sono già 200 i profughi arrivati qui, in condizioni di estrema povertà, affamati e assetati, e si prevede che nei prossimi giorni ne arriveranno tremila: è l’allarme lanciato dal Comitato internazionale della Croce Rossa che ha chiesto “aiuto immediato”. Intanto, nella città nigeriana di Maiduguri, capitale dello Stato di Borno, si è svolta la visita di solidarietà dei vescovi della provincia ecclesiastica di Jos, che al termine hanno redatto un messaggio inviato all’agenzia Fides: “Tutta la Chiesa nigeriana s’identifica e prega per voi – hanno scritto alle popolazioni di Maiduguri ma anche di Borno, Yobe e dello Stato di Adamawa – chiediamo al governo una più attenta opera di creazione di rapporti con le popolazioni locali per fornire protezione, entro i limiti della legge, in questa parte della Nigeria e in tutto il Paese”. Il documento rende omaggio anche al vescovo della città, mons. Oliver Dashe Doeme, e ai suoi sacerdoti che sono rimasti saldi nella fede e impegnati nella promozione dell’armonia e della pace anche di fronte alle provocazioni, e contiene un riferimento all’episodio di Baga: “Preghiamo per le anime di coloro che sono morti in questa violenza inutile, per la pronta guarigione dei feriti – concludono i presuli – e speriamo che il governo dia assistenza a quanti hanno perso le proprietà e i mezzi di sostentamento”. (R.B.)







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