2013-05-13 15:06:58

Bangladesh. A Dacca oggi stop alle ricerche dei dispersi


Saranno interrotte oggi le ricerche dei dispersi nel crollo del Rena Plaza di Dacca, in Bangladesh, avvenuto il 24 aprile scorso, in cui hanno perso la vita 1127 persone. Lo comunica l’esercito, precisando di non ritenere che vi sia più nessuno tra le macerie, dalle quali, tuttavia, sono state estratte circa duemila persone, l’ultima sabato scorso dopo 17 giorni: una giovane donna in condizioni di salute abbastanza buone. Intanto, l’Alta Corte di Dacca ha ordinato al governo di presentare una lista ufficiale dei dispersi sulla base dei documenti rinvenuti, delle lettere d’assunzione e delle foto fornite dai familiari e sempre l’esecutivo ha deciso di alzare il salario agli oltre tre milioni di lavoratori dell’industria tessile. Lo ha annunciato il ministro del Tessile, Abdul Latif Siddique, dopo l’ondata di proteste seguita al tragico episodio, che ha riportato alla luce la questione delle gravi condizioni in cui sono costretti a lavorare gli addetti del settore. Edifici non a norma, uscite di sicurezza inesistenti e finestre sbarrate sono la norma: il Rana Plaza crollato, ad esempio, più volte dichiarato pericolante, era un palazzo di otto piani mentre avrebbe dovuto averne solo cinque, sorgeva su un ex stagno e ospitava ben cinque fabbriche tessili, un centro commerciale e una banca. Già nel novembre 2012, l’incendio nel Tazreen Fashion aveva risollevato il problema. Ora un gruppo di sindacalisti e industriali – precisa AsiaNews – si metteranno a tavolino per esaminare le attuali norme che regolano i contratti di lavoro e la sicurezza vigente. (R.B.)

Ultimo aggiornamento: 14 maggio







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