2013-05-12 14:27:12

Bulgaria al voto col rischio dell’ingovernabilità e il peso della crisi economica


Seggi aperti oggi in Bulgaria per le elezioni legislative anticipate. I sondaggi prevedono una vittoria di misura sui socialisti per i conservatori del Gerb, del premier dimissionario, Boyko Borissov. Dalle urne comunque difficilmente uscirà una maggioranza chiara di governo. Proteste e malcontento hanno segnato tutta la campagna elettorale in quello che è il Paese più povero dell’Unione Europea. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Lo spettro dell’ingovernabilità aleggia sulle elezioni politiche in Bulgaria. Stando infatti ai sondaggi, né il partito conservatore Gerb dell'ex premier Boyko Borissov, né il partito socialista di Serghiei Stanishev - le due principali formazioni in lizza - riusciranno a raccogliere voti sufficienti per poter poi formare un nuovo governo. Un risultato non auspicabile per affrontare con forza la drammatica crisi economica che attanaglia il Paese e che è stata al centro del dibattito della campagna elettorale. Il voto arriva inoltre dopo un inverno di proteste di massa contro il carovita, l'arbitrio dei monopoli e la corruzione dei politici, e sulla scia di una serie di immolazioni col fuoco di uomini poveri e disperati. Destra e sinistra sono accusate di non aver fatto altro che aver portato il Paese alla miseria nei 23 anni dopo la caduta del regime comunista. I partiti dal conto loro promettono occupazione e crescita, anche se la formazione di centro-destra Gerb conferma che saranno portati avanti i contestati piani di risanamento concordati con Bruxelles. L’insofferenza per una situazione economica e sociale allarmante si rivolge dunque anche contro Unione Europea. Non è un caso, infatti, che per la prima volta da quando la Bulgaria è entrata nell’Ue nel 2007 non si parla quasi più di Europa. Per il Paese più povero dell’Ue l’ingresso nella famiglia europea rientra nell’elenco delle occasioni mancate.







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