Capo Verde. Restaurate le antiche tombe degli ebrei a Praia
Le antiche tombe ebraiche presenti nel cimitero di Varzea a Praia, capitale dell’arcipelago
di Capo Verde, sono state recentemente restaurate grazie al contributo del re del
Marocco, Mohamed VI, da tempo impegnato nella tutela della tradizione sefardita –
originaria delle penisola iberica – degli emigrati ebrei, che in gran numero nel XIX
secolo lasciarono il Marocco diretti proprio a Capo Verde. Alla cerimonia di inaugurazione
dopo il restauro, riferisce all’agenzia Misna il presidente della Fondazione Usa "Cape
Verde Jewish Heritage Project", Carol Castiel, “hanno partecipato oltre cento discendenti
della comunità ebraica locale, insieme con il rabbino capo di Lisbona, il sindaco
di Praia e un delegato reale di Mohamed VI”. Il rispetto per le culture differenti
e il grande spirito d’accoglienza che caratterizza i capoverdiani è sottolineato da
padre Gilson Frede, cappuccino originario di Praia: “Una tradizione che la vicenda
degli ebrei conferma: si sono integrati alla perfezione, tanto che ancora oggi i loro
discendenti conservano i cognomi originali pur professando la fede cattolica”. Gli
ebrei arrivarono nelle isole scappando dalle persecuzioni a Tangeri, Tetouan, Tabat
ed Essaouira, e qui vissero in pace. “Oggi nell’arcipelago non c’è neppure una sinagoga
aperta – dice padre Ottavio Fasano, missionario italiano a Capo Verde da molti anni
– ma i resti e i segni dei luoghi di culto di questa comunità arrivata da lontano
si possono trovare su più di un’isola”. (R.B.)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LVII no. 130