Sud Sudan: vescovo di Torit sulla raccolta fondi per la cattedrale
La diocesi sud-sudanese di Torit ribadisce di non aver accettato la proposta di un
gruppo di studenti musulmani negli Stati Uniti di raccolta fondi per la ricostruzione
della cattedrale di Torit né di aver firmato un accordo in tal senso. Lo afferma un
comunicato inviato all’agenzia Fides firmato da padre Mark Opere Omol, rappresentante
diocesano in Europa, Canada e Stati Uniti. “Ci è stato riferito che un fondazione
basata in America, la Sudan Sunrise Foundation, ha organizzato una raccolta fondi
il 16 maggio presso la Catholic University of America di Washington” recita il comunicato.
“L’evento è organizzato da un gruppo di studenti musulmani provenienti dal Darfur,
che due anni fa visitò Torit e offrì il suo aiuto per ricostruire la locale cattedrale
di San Pietro e Paolo”. “La proposta sollevò interrogativi e preoccupazioni nella
comunità cristiana di Torit, su quali erano le motivazioni dietro a questa proposta”
ricorda il documento. Il 3 novembre 2012 il defunto vescovo di Torit, mons. Akio Johnson
Mutek, aveva rilasciato una dichiarazione per chiarire che la diocesi non aveva sollecitato
alcun aiuto da parte della Sudan Sunrise Fundation. Il nuovo comunicato intende informare
formalmente la “l’arcidiocesi di Washington, la Catholic University of America e l’Ambasciata
del Sud Sudan a Washington che gli organizzatori della raccolta fondi non hanno ricevuto
nessun incoraggiamento o approvazione da parte della leadership della Chiesa cattolica,
e che non c’è nessuna accettazione formale da parte della diocesi di Torit, di autorizzare
il gruppo di studenti musulmani nel procedere con il progetto di ricostruire la cattedrale”.
“La raccolta fondi del 16 maggio presso l’Università Cattolica di Washington è una
sorpresa e non ha nulla a che fare con la cattedrale di San Pietro e Paolo di Torit.
Questa nota è la posizione ufficiale della diocesi e con essa la questione è da considerarsi
chiusa una volta per tutte” conclude il documento. (R.P.)