2013-05-08 13:23:59

A Londra la Conferenza di 50 Paesi mobilitati in aiuto della Somalia


Un forte sostegno della comunità internazionale alla Somalia, per uscire dalla situazione di violenza e di caos istituzionale, scoppiata nel 1991 con la guerra civile. Se ne è parlato martedì a Londra nella Conferenza internazionale, alla quale hanno preso parte delegazioni di 50 Paesi. Sagida Syed:RealAudioMP3

“La Somalia non è sola”. Con questo messaggio i delegati di 50 Paesi hanno voluto offrire sostegno al presidente, Hassan Sheikh Mohamud, e al suo governo, insediato nel Paese lo scorso settembre 2012. Nella Conferenza di Londra presieduta dal premier David Cameron e da Mohamud – la seconda dopo quella dell’anno scorso ad Istanbul – si è voluto dare un segno concreto al fine di sradicare la povertà, fermare la violenza contro le donne e i bambini, combattere la carestia che negli ultimi due anni ha ucciso più di 250 mila persone e abbattere il terrorismo di stampo "alqaedista", che controlla ancora parte del sud del Paese.

Centotrenta milioni di dollari verranno erogati al fine di sostenere le riforme avviate dal nuovo presidente per la ricostruzione del Paese, totalmente dipendente dagli aiuti internazionali. Mohamud ha dichiarato che le forze armate dell’Unione Africana, che difendono la Somalia dagli estremisti islamici del gruppo di Al-Shabaab, sono riuscite anche a ridurre dell’80% la piaga della pirateria, garantendo maggiore sicurezza alle navi di passaggio e quindi al commercio. Gli aiuti internazionali serviranno a ricostruire ogni settore della società civile per poter attirare investimenti stranieri.







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