Patriarca Moraglia: "La fede in Gesù ha delle implicanze nella vita sociale e politica"
S.E. mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia La dottrina
sociale è espressione di uno sguardo di fede e ragione sulla realtà. La nostra società
attuale è alla ricerca di riferimenti importanti in ordine all'organizzazione di un
bene comune che si fatica ad individuare e a perseguire. Eppure è questo il compito
che la politica dovrebbe porsi, attraverso decisioni certamente laiche ma non lasciate
solo all'economia e alla finanza. La fede in Gesù ha delle implicanze nella
vita sociale e vale la pena che i cristiani, ogni tanto, se lo ricordino. E' infatti
in gioco la rilevanza del cristiano, non come visibilità ostentata, ma come servizio
al bene comune, all'uomo, come richiamo forte a una visione che metta davvero l'uomo
al centro. Se non partiamo da questo presupposto, di volta in volta, altre realtà
finiranno per essere "servite" dagli uomini. Nell'attuale vita politica
e sociale italiana, per esempio, sentiamo la mancanza di un pensiero che rimetta al
centro la persona. Ma anche di una sussidiarietà collegata fortemente alla solidarietà
e di una solidarietà capace di sussidiarietà. Un richiamo forte fra questi
due principi potrebbe giovare molto in questo momento. E parlo di una solidarietà
che non sia mero assistenzialismo e di una sussidiarietà che potrebbe ridare dignità
ai cosiddetti "corpi intermedi" e ai singoli cittadini.
Si intitola "Invito
alla dottrina sociale della Chiesa" la terza lettera che il Patriarca Francesco
Moraglia offre in questi giorni alla diocesi veneziana come ulteriore passo di questa
Chiesa nell'Anno della Fede. (Intervista di Fabio Colagrande)