La Corea del Nord rimuove due missili, ma minaccia ancora Seul, Giappone e Usa
Potrebbe allentarsi la tensione tra le due Coree. Ieri Pyongyang, capitale del nord,
ha rimosso alcuni missili dalle rampe di lancio, rendendoli non operativi. I vettori
erano stati attivati a marzo, in seguito agli avvertimenti di Seul e Stati Uniti per
le minacce di attacchi nucleari fatte dalla Corea del Nord. Ce ne parla Stefano
Vecchia:
Segnali discordanti
dalla Corea del Nord. Confermata la rimozione dei due vettori della Musudan che da
settimane erano stati installati su rampe presso la costa orientale del Paese; missili
in grado di raggiungere ogni obiettivo in Corea del Sud e Giappone, oltre che le basi
statunitensi sull’isola di Guam, nel Pacifico. Questa mattina, però, le forze armate
nordcoreane hanno minacciato una ritorsione immediata, se anche un solo proiettile
dovesse cadere a Nord della contestata linea di demarcazione marittima tra le due
Coree durante le prossime manovre militari congiunte statunitensi e sudcoreane. Esclusa
dal regime del Nord la riapertura del complesso industriale Kaesong, abbandonato la
settimana scorsa dalle ultime maestranze sudcoreane. In questo momento, tutti i canali
di contatto di Pyongyang con Seoul e Washington - se non quelli che passano dalle
Nazioni Unite - sembrano chiusi. L’alleggerimento della tensione alla fine del lungo
inverno nordcoreano, quando il regime di Pyongyang riduce una pressione tese ad ottenere
sostanziosi aiuti per se e per la popolazione, è abituale; ma è nuova – invece - la
mancanza di un qualsivoglia spunto di dialogo dopo mesi di tensione elevata.