Europa. Draghi: meno disoccupazione o rischio di rivolgimenti sociali
L’emergenza da battere in questa fase della crisi economica è la disoccupazione, una
piaga che potrebbe dar vita anche a pericolosi rivolgimenti sociali. Lo ha detto lunedì
scorso il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, nella lectio magistralis
tenuta all’Università Luiss di Roma, per il conferimento allo stesso della laurea
honoris causa in Scienze Politiche. Il servizio di Giancarlo La Vella:
Mario Draghi
ha parlato da cattedratico, ma con forti riferimenti all’attuale situazione economica
europea, quasi un programma il suo per fare fronte alla crisi che tra alti e bassi
ancora interessa il Vecchio Continente. L'alto livello di disoccupazione, soprattutto
nella fascia giovanile, in alcuni Paesi europei "ha raggiunto livelli che incrinano
la fiducia in dignitose prospettive di vita – ha detto Draghi – e che rischiano di
innescare forme di protesta estreme e distruttive. Lancia dunque un allarme preciso
per far fronte al quale c’è una sola risposta – ha detto ancora – impegnarsi nella
crescita e in uno sviluppo duraturi. A Draghi è giunto l’appoggio a distanza del premier
italiano Letta, in visita ieri a Madrid, in particolare sull’esigenza di risanare
il sistema finanziario. Dalla sua il premier spagnolo Rajoy ha detto che non ci saranno
più tasse, almeno per quest’anno.