2013-05-05 19:47:15

Siria. Nuovo raid israeliano. Per Damasco è "una dichiarazione di guerra"


Sale la tensione nella crisi siriana dopo l’attacco aereo ad un centro di ricerche militari a nord di Damasco che, come hanno confermato fonti israeliane ancora anonime, è stato compiuto dall’aviazione di Tel Aviv. Secondo il governo di Damasco, si tratta di “una dichiarazione di guerra”, mentre la Lega Araba ha fatto appello alle Nazioni Unite. Il servizio di Davide Maggiore:RealAudioMP3

“L’attacco apre la strada a tutte le possibilità”, ha detto il ministro dell’Informazione siriano Mahmud al-Zubi. Anche il viceministro degli Esteri ha dichiarato che Damasco potrebbe effettuare ritorsioni, “con i suoi modi e i suoi tempi”. Israele ha fatto disporre batterie anti-aeree nel Nord e chiuso lo spazio aereo della zona ai voli civili, mentre una tv di Beirut vicina all’Iran e al movimento libanese Hezbollah riferisce di missili siriani puntati contro Israele. Intanto l’Iran ha negato che l’obiettivo del raid israeliano fossero proprie armi dirette appunto ad Hezbollah. Teheran si è però detta pronta ad “addestrare” - se necessario - l’esercito di Damasco, senza prendere parte a operazioni militari. L’Iran ha anche chiesto ai paesi arabi di “essere uniti”, parlando di “aggressione”, così come l’Egitto. Il segretario generale della Lega Araba, Nabil el-Araby ha definito gli attacchi israeliani una violazione di sovranità, chiedendo all’Onu di fermarli. Da parte sua il presidente americano Obama aveva già detto che gli israeliani “devono proteggersi contro il trasferimento di armi sofisticate” ad organizzazioni come Hezbollah.

Ultimo aggiornamento: 6 maggio







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